Top & Flop SuperLega: Itas Trentino a stelle e strisce, troppi errori per Vibo

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Di Roberto Zucca

Ancora risultati netti nella seconda giornata di SuperLega. Modena domina l’anticipo strappando una vittoria netta per 3-0 contro Piacenza. Stessa sorte tocca a Civitanova che vince in trasferta contro la capolista Milano (entrambe con un turno in più sulle spalle). Trento in casa si libera in tre set di Monza, mentre Perugia conquista una vittoria netta a Verona in altrettanti parziali. Infine Padova liquida la pratica contro Vibo in tre soffertissimi set mentre Ravenna fatica un set in più per aggiudicarsi lo scontro in trasferta contro Sora.

IL TOP:

Modena soffre un set, poi dilaga. Prosegue indisturbata la corsa di Modena nella seconda gara di campionato. Solo un primo set nel quale Zaytsev e soci soffrono più del dovuto grazie al buon gioco di Piacenza, soprattutto di Kooy al servizio. Poi lo Zar dilaga nei successivi due set ed è praticamente impossibile fermarlo. Molto meglio dell’esordio Bednorz mentre Anderson graffia sempre di più dalla zona di battuta. Mazzone mette il sigillo a muro nel terzo set e per Modena anche questa gara è un enorme successo.

Civitanova senza Bruno espugna Milano. Una partita da capolista giocata pensando già alla Supercoppa e alle condizioni di Bruno, fuori per un problema alla caviglia. Nonostante ciò la Lube tira fuori gli artigli e gioca tre set di livello stellare con Juantorena e Leal a dare la carica punto su punto. Un plauso a D’Hulst che oltre a sostituire il regista carioca, ha giocato una partita umanamente degna di nota, trascinando la squadra nei momenti topici dell’incontro. Ad una grande professionalità il 10 della giornata.

Trento vince con Russell in serata a stelle e strisce. Monza, priva ancora di Orduna, lascia l’intera posta. Ma Trento si dimostra pericolosa dall’inizio dell’incontro. Primeggia il gioco di Giannelli per l’americano Russell e per Cebulj autori di una prestazione encomiabile. In stato di grazia anche Luca Vettori, che spinge da posto due dove solo lui sa. Il nuovo assetto di Lorenzetti vince e convince. Con questi tre atleti l’Itas potrebbe buttare giù con le sole spalle qualsiasi porta.

Perugia vince in tre set, Leon da tenere sotto controllo. Recuperando la brutta prestazione contro Milano, la Sir gioca e convince contro Verona. Tentenna all’inizio del terzo parziale dopo un infortunio occorso a Leon (piccola distorsione) ma poi si avvia al termine. Fondamentale l’apporto di Atanasijevic e il contributo del cubano con un impressionante serie di attacchi vincenti. Bene la regia di De Cecco che sigilla anche Russo (con l’83%) e Lanza sugli scudi.

Padova blinda il PalaKioene contro una Vibo troppo timida. Danani si dimostra una validissima conferma ed è così che Padova non stecca l’esordio davanti ad un folto pubblico accorso per riabbracciare la Kioene. Non sbaglia Hernandez che mette in difficoltà la difesa calabrese mentre Polo è lungimirante in ogni occasione di muro e attacco. Molto bene anche Barnes che con Travica esordisce alla stragrande.

Ravenna con super Ter Horst conquista tre punti importantissimi. Ventisette punti contornano l’ennesima buona prestazione del forte attaccante romagnolo, che butta giù fuori casa la povera Sora. Bravo anche Vernon-Evans che in battuta ha creato non poche difficoltà alla difesa laziale. La squadra di Bonitta si dimostra coraggiosa e lungimirante nell’aggiudicarsi uno scontro importante in un discorso salvezza che già agli esordi è giusto fare.

IL FLOP:

Verona cerca stabilità ma Perugia dilaga. Peccato ma Verona c’è. E lo dimostra in tanti frangenti della partita persa contro la Sir. Marretta è davvero un’ottima alternativa a Jaeschke e graffia con attacchi e pallonetti. Da migliorare il gioco di Spirito, che spesso in regia dimostra alcune insicurezze che non gli appartengono, causa ricezione da migliorare. Per il resto l’organico è davvero ottimo, e con qualche sicurezza in più Verona potrebbe fare molto bene. Tanti volti nuovi, poco tempo per provarli. Ci vuol tempo.

Piacenza bene a metà. Poi subisce Modena. Un buon primo set – contro una Modena stellare – nel quale il servizio la fa da padrona. Poi si perde, perché il lavoro da fare, come detto da Gardini a fine gara, è ancora tanto. Si salva la prestazione di Kooy che dimostra di essere il punto di riferimento di questa compagine nelle prime giornate. Bella a metà. Necessario ripartire con presupposti diversi dalla terza di campionato.

Vibo sbaglia troppo e perde la strada contro la Kioene. Esordio da dimenticare per Vibo in questa Superlega. Padova si impone con troppa semplicità e sfruttando bruschi cali in una gara che poteva concludersi sotto una luce diversa. Ngapeth c’è ma sbaglia qualche pallone di troppo. La Tonno Callipo ha brillato solo con Chinenyeze al centro, mentre Aboubacar è andato a corrente alternata portandosi a casa solo 12 punti. Con Trento tra qualche giorno servirà più coraggio.

Milano, dopo la luce perugina arriva il buio di Civitanova. Tre set giocati con un’infermeria piena buttano Milano nelle fauci della disperazione. Alletti e Piano fuori per infortunio e Allianz costretta a re-inventarsi con Clevenot centrale. Petric e Abdel Aziz fanno ciò che possono e spesso monopolizzano il gioco e le scelte di Sbertoli. Peccato perché mercoledì nell’anticipo Milano si è dimostrata incredibilmente compatta e questi infortuni non l’aiuteranno nelle prossime settimane. Oggi con Civitanova comunque la squadra era unita più che mai nella ricerca di un risultato.

Monza senza Orduna rimane a zero punti. Qualche lampo di Kurek si è visto. Idem le buone combinazioni in attacco di Louati. Per il resto Monza non appare incisiva e incassa la seconda sconfitta consecutiva della stagione. In attesa del ritorno del forte regista argentino è come se mancasse una gamba al leviatano che combatte contro tutti in Superlega. Gli elementi posizionabili nello scacchiere ci sono tutti e spesso Monza si dimostra cattiva. Vedremo.

Sora, a bocca asciutta anche all’esordio in casa contro Ravenna. Ha funzionato quello che aveva fatto male nelle altre partite e nel precampionato. Ha difeso tanto, ma quello che è mancato è ciò che dava delle certezze, il cambio palla. Questa l’analisi di mister Colucci che porta dietro tante verità che si celano dietro l’esordio di Sora tra le mura amiche. De Barros e Miskevich sono le soluzioni gettonate e mettono giù 32 palloni totali. Per il resto Sora è ancora troppo lontano dallo standard richiesto dalla Superlega di quest’anno.

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