Di Roberto Zucca
Tutto come da copione. O quasi. Solo Perugia soffre più del previsto contro una Latina spavalda che trascina Leon e compagni al tie break. Per il resto pronostici rispettati per questo esordio della Superlega 2019/2020. A cominciare dai netti successi di Modena contro Padova e di Civitanova contro Piacenza, entrambi ottenuti in tre set. Altri 3-0 in trasferta per Trento contro Ravenna e Milano nel derby lombardo contro Monza. Sorride anche Verona, che contro Sora festeggia il suo primo successo casalingo davanti a più di tremila tifosi scaligeri.
IL TOP:
Modena vince con metà Usa e uno Zaytsev stellare. Una squadra elettrizzante, spinta da uno Zar in grande spolvero e da un innesto di Anderson che dà un’aria nuova alla squadra modenese, liquida Padova in tre set. Superiore in ogni fondamentale, Modena si dimostra fortissima in ogni reparto e l’amalgama costruita con l’apporto di Christenson, Holt e Anderson ha un’aria più olimpica che di club. Sicuramente il momento più brioso della prima giornata.
Lube suona subito la carica. Si vede subito che sarà una delle squadre da battere. Si vede però anche che la mancanza di Sokolov si sentirà a tratti. Una buona Lube inizia la nuova annata con i suoi gioielli di mano Leal e Juantorena e con Bruno in gran forma. Bene anche il nuovo Anzani, fresco arrivato dall’esperienza azzurra.
Trento super in salsa serba. Dopo la bella estate trascorsa in nazionale Kovacevic e Lisinac, MVP della gara odierna, portano il sorriso a Ravenna, dove Trento ottiene il primo successo fuori casa. Una squadra compatta che vede l’ingresso di un ex integratissimo come Cebulj, che dimostra larghe intese con Giannelli. Ottimo Vettori, che con 14 punti blinda il posto due in questa lunghissima stagione per la compagine di Lorenzetti.
Perugia, che brivido contro Latina. Vince solo al quinto, trascinata da Lanza, Atanasijevic e Ricci che insieme mettono a terra quasi 50 palloni. Perugia porta a casa la prima in un Palacisterna che si dimostra una tana difficile da espugnare per questa stagione. Coraggiosa nei recuperi e brava a venire fuori dai momenti più ostici con Leon e Podrascanin che chiude l’incontro, Perugia deve ancora ricostruirsi completamente sotto il segno di Heynen. Sarà una buona nuova gestione?
Milano morde già all’esordio. Forte di un innesto come quello dell’allenatore Roberto Piazza, Milano conquista il derby con un successo netto contro Monza. Nel primo set risale nel momento di svantaggio e questo le permette di incanalare la gara sui binari giusti a livello mentale. Da segnalare l’ottimo esordio di Abdel Aziz con 21 punti e la buona prova di Sbertoli, in procinto di diventare il giocatore a cui aspira da qualche anno.
Verona con Franciskovic che prima! Senza Spirito e Jaeschke, Stoytchev allestisce un bell’assortimento. Non si fa pregare Marretta in coppia con Asparuhov. La novità stupisce ed entusiasma i tanti tifosi accorsi per tifare la Calzedonia. Il solito Boyer è pronto a dar battaglia. Birarelli è ancora la grande certezza. Brava Verona.
IL FLOP:
Piacenza perde ma ha il carattere giusto. Perdere 3-0 ma con onore. La nuova Piacenza, fresca del ritorno in Superlega affila le unghie e dà del filo da torcere per due set alla imbattibile Lube. Squadra forte, ben assortita. Brillano Kooy al servizio e Stankovic da bravo ex. Nelli dimostra che sarà tra i bomber del campionato e Gardini un allenatore che darà tanto al nostro movimento. Inserita nei flop solo per la sconfitta.
Latina tante novità interessanti vale un punto prezioso. Contro i fuoriclasse di Perugia, Latina esce a testa alta dopo aver lottato per cinque lunghissimi set. Squadra nuovissima quella di Tubertini in cui spiccano le prove di Patry con 22 punti e di Szwarc, nuovo centralone canadese che mette a segno 11 punti. Sottile quest’anno ha l’imbarazzo della scelta e può sbizzarrirsi anche con Karlitzek e Van Garderen, bravo a finire l’incontro con 20 punti all’attivo. Latina così facendo si conferma la prima sorpresa della stagione. Sperando continui così.
Padova incassa da una enorme Modena. Bastano tre set per uscire da un Palapanini gremito, ma non sono di certo queste le gare che la Kioene si prefigge di vincere. La squadra c’è, è nuova sotto molti aspetti con un Ishikawa e un Hernandez che sanno quando intervenire sul campo e un Randazzo non ancora al 100%. Qualcosa di più da Polo sarà richiesto nelle prossime gare ma nel complesso si può fare molto questa stagione.
Monza stecca l’esordio. Pesa l’assenza di Santi Orduna di cui si dovrà fare a meno per altri tre turni. Monza gioca il primo e secondo set con un’ottima correlazione muro-difesa, sprecando qualcosa in contrattacco. Al terzo si arrende alla miglior forma di Milano. Si fa sentire un calo di Kurek da cui questa squadra si aspetta tanto. Ora testa alla seconda.
Ravenna timidamente passa al prossimo turno. A parte un Ter Horst c’è poco entusiasmo nella nuova Ravenna. La squadra di Bonitta combatte solo nel primo set, lasciando a Trento lo spazio nei successivi parziali. Bene Cortesia, ma il cammino da fare è ancora lungo. Quest’anno il campionato non permette incoerenze.
A Sora la strada è in salita. È scarno il bilancio dell’esordio. Squadra molto diversa dallo scorso anno senza un bomber di riferimento come Petkovic. Miskevich osa, e Grozdanov non è da meno, ma Verona questa sera graffia più che può. Murilo Radke non dispiace ma deve puntare sicuramente più su Caneschi, in crescita rispetto alla scorsa stagione. Evitare errori del passato. Questo il diktat.