Top & Flop SuperLega: rispetto per lo Zar. Modena e Trento, occasioni al vento

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Di Roberto Zucca

Il fattore campo, unito al pronostico, hanno fatto molto. Perugia e Civitanova conquistano il terzo match  delle semifinali scudetto dopo due bellissime battaglie sul piano del gioco e dell’emozione.

Dieci set incandescenti in cui Perugia nell’anticipo strappa la vittoria in casa contro una Trento spettacolare come non mai spinta da un sestetto combattivo su ogni pallone, mentre Civitanova dopo oltre due ore e mezzo di gioco ottiene la vittoria in un tie break molto sofferto contro la Azimut Modena che si conferma un’avversaria difficilissima. Ora con gara quattro una delle due squadre potrebbe chiudere i giochi. Modena e Trento non sembrano però intenzionate a cedere il passo.

SIR SAFETY CONAD PERUGIA- DIATEC TRENTINO 3-2 (25-27, 25-13, 21-25, 25-17, 15-13)
Il campo è stato l’uomo in più. Perugia rischia l’assalto della Diatec Trentino ma poi, spinta da un grandissimo Zaytsev nel finale di partita, si guadagna il vantaggio della serie e la possibilità di chiudere i giochi in gara quattro dopo una difficile trasferta siberiana. Nel primo set è Trento a strappare un insperato vantaggio, dopo un avvio di gara in cui Perugia partiva favoritissima. Lanza (19 punti) e Kovacevic (17 punti) segnano il passo e lo schiacciatore azzurro mette il sigillo al primo gioco con un ace dai nove metri. Perugia recupera subito nel secondo gioco, trovando un cospicuo vantaggio costruito con tanta aggressività in battuta e a muro con Zaytsev (15 punti) e Russell (21 punti)  che lasciano a 13 la Diatec. Il terzo set inizia invece con il vantaggio iniziale di Trento e il recupero di Perugia spinta da Atanasijevic (23 punti) e Russell. Poi Trento grazie a Kovacevic e al redivivo Kozarmenik (8 punti) chiude la pratica e segna il massimo vantaggio. Il quarto vede Perugia affermarsi seppur con fatica per l’infortunio di Anzani (4 punti) che rientra subito dopo e Teppan (16 punti) che non dà tregua alla difesa di De Pandis così come Lanza in attacco. Poi Perugia trova l’allungo e il tie break che sembrava un miraggio. Nel quinto set la fanno da padrona le giocate di Atanasijevic sul manifuori e la splendida intesa di Podrascanin (12 punti) a muro e di Zaytsev in continuità in attacco, fattori che consentono a Perugia di conquistare sul 15-13 una importantissima affermazione in chiave finale.

Il top: Ivan Zaytsev. Sul quinto set il sigillo porta le sue iniziali. Coraggioso, algido, inarrestabile. È il giustiziere di una notte in cui Perugia appare confusa e affaticata dagli impegni europei e nazionali. Ma lo zar al fotofinish è la ciliegina sulla torta che rende tutti felici e contenti.

Il flop: Trento, quanti errori. Nei momenti decisivi del quarto e del quinto set si perde, con errori che non sono degni di una squadra così. Su tutti la discontinuità di Kovacevic a farla padrone. Peccato dover vivere del rimpianto di non aver lottato alla fine del quinto con la grinta giusta.


CUCINE LUBE CIVITANOVA-AZIMUT MODENA 3-2 (27-25, 33-35, 25-16, 22-25, 21-19)
La Lube ha un carattere incredibile. E questa sera lo ha dimostrato nel momento più diffficile della semifinale, quando al quinto set ha annullato più di una volta il match ball a favore della Azimut.

Il primo parziale è tutto di marca Lube, con muro e battuta a mettere letteralmente in ginocchio gli emiliani, con Sokolov (34 punti) che firma gli ace dai nove metri e con Juantorena (19 punti) superlativo che annulla qualsiasi tentativo di Modena di provare il sorpasso. Ha tutt’altra trama il secondo parziale, durato oltre 40 minuti e che si decide ai vantaggi in favore degli ospiti, che mettono la forza davanti con un ace di Ngapeth (21 punti) dopo aver annullato ben 6 set-ball alla Lube, quindi chiudono sul 33-35 grazie ad un attacco out di Sander (20 punti) e ad un bellissimo attacco di Urnaut (23 punti) che conclude il set con 10 punti.

Civitanova corsara nel terzo set, forte di un servizio sempre più insidioso, e soprattutto di un’efficacia in attacco con Juantorena e Cester (11 punti) tra i protagonisti del set. Modena reagisce nel quarto parziale col servizio di Ngapeth, che prima mette a terra i palloni che conducono Azimut in vantaggio, poi dopo il recupero di Civitanova per conto di Sander e Candellaro (7 punti), con un lavoro sul muro e la difesa che consentono di conquistare il quinto set. Per Modena resta in campo Argenta per Sabbi (9 punti) e la squadra gialloblu soffre il gioco di Sokolov e Candellaro sin dal primo minuto. Poi Holt (8 punti) mette a segno un turno di battuta che ribalta la situazione ma Modena non riesce ad approfittare dei suoi cinque match ball a disposizione e la Lube mette a segno il colpaccio con uno splendido attacco di Sokolov.

Il top: Sokolov. 34 punti che fanno malissimo su tutto il resto. È il leone che fuori dalla gabbia sbrana le sue prede senza pietà, mettendo paura persino a Ngpaeth che lo soffre per gran parte del finale di incontro. È il best performer di questi playoff e gioca come nessuno nelle fasi concitate dell’incontro. Magistrale.

Il flop: Modena con la vittoria in tasca che spreca su tanti palloni. Paura, ansia da prestazione, poca convinzione. Che cosa impedisce di chiudere la gara per cinque match ball consecutivi? Ai posteri ardua sentenza.

 

PROSSIMO TURNO 4°GIORNATA SEMIFINALI PLAYOFF SUPERLEGA UNIPOLSAI
Domenica 15 aprile 2018 Ore 18:00

Sir Safety Conad Perugia- Diatec Trentino Diretta Lega Volley Channel

Azimut Modena – Cucine Lube Civitanova Diretta RAI Sport

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