Di Roberto Zucca
Due a zero la serie tra Civitanova e Trento. Parità tra Modena e Perugia. Il destino di queste semifinali sceglie due verdetti diversi, nei quali spicca a sorpresa la possibilità della Lube di chiudere la serie già in gara tre contro una spenta Trento. La serie proseguirà sicuramente invece per Perugia che a Modena ieri sera si è arresa dopo cinque set pur con il rientro in campo di Bata Atanasijevic. Ora spazio alla Pasqua, ma già lunedì si torna in campo per il terzo regolamento dei conti.
Il top:
Zaytsev da trenta e lode pareggia i conti. Una prova sensazionale cesellata da trenta sigilli, capaci di abbattere qualsiasi muro e qualsiasi difesa d’ufficio. Questo Zar che tutti danno in partenza dimostra anche stasera che è altro rispetto alle chiacchiere da bar sport ma soprattutto che alla maglia di Modena tiene moltissimo. Gioca per due e nonostante una prova incolore delle bande, salvate solo da Bednorz, orchestra la banda assieme a un ottimo Christenson e a un redivivo Holt da posto tre. Questa Modena quindi è tutt’altro che arresa e arrendevole.
Civitanova in salsa cubana è imbattibile. Incontenibile, autentica. Spudorata. La serata della Lube si riempie di molti aggettivi e di molti cuori infranti per i tifosi arrivati da Trento per sostenere i propri beniamini. Spicca la triade cubana, tra cui un esplosivo Leal da 23 punti e uno scatenato Simon che, assieme alla sorpresa Diamantini, chiude le ambizioni della Itas già dopo due set. Benissimo anche il contributo di Balaso, sempre più scatenato sugli attacchi delle temibili bande Itas. Sarebbe una finale meritatissima per questa Civitanova. Vedremo lunedì.
Il flop:
Perugia in crisi di identità. Sbaglia tanto e stranamente lo fa con i primi della classe. Bata gioca nervosamente e soffre molto la pressione di Zaytsev mentre Leon sbaglia più del suo solito e non incide né dai nove metri né con i suoi attacchi riparatori. Non performante come invece fatto per tutto il campionato anche il centro, con Podrascanin sotto tono e di facile lettura. Punto interrogativo anche sulla prestazione di Lanza. Per lui arriva addirittura la sostituzione con Berger e l’oblio a metà gara. Tutto da rifare in vista di gara tre.
Trento, chi di spada ferisce, di spada perisce. Ecco la Trento che non entusiasma più. Arriva inaspettatamente in semifinale quando dopo un campionato stupendo, ha paura di fare più della scorsa stagione. Respinto al mittente il buon Vettori, in serata trasparente e in attesa di tempi migliori. Non male Kovacevic ma da solo senza Russell sugli scudi, è troppo poco soprattutto per il contributo dato ieri in banda da Leal e Juantorena. Per gara tre è richiesta una prova corale. Giannelli lo sa e già da stamane lavora alacremente perché Trento riapra questa meritatissima serie.