Top & Flop SuperLega: Perugia primato. Che serata made in Lube. Le vittorie si fermano a 21! Padova, dalle stalle alle…stelle!

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Di Roberto Zucca

Per una capolista che va, ovvero Trento incappata in una sconfitta contro Civitanova dopo ventuno vittorie di seguito, c’è una Perugia che agguanta di nuovo il primo posto grazie ad un ottimo responso arrivato da Siena, liquidata in tre set. Il diciottesimo turno della Superlega verrà ricordato per questo avvicendamento in cima alla classifica, ma anche per la bella vittoria di Modena che davanti al proprio pubblico torna al successo, battendo Latina in tre soli set. Brava anche Padova, capace nell’anticipo di sconfiggere Monza, apparsa da qualche settimana in cerca di pensieri positivi e del gioco che la contraddistingueva come la sorpresa del campionato. Torna alla vittoria Vibo sul proprio campo contro Ravenna, sconfitta in quattro set. Vince anche Verona in trasferta contro Sora mentre Milano, aveva sconfitto nell’anticipo la BCC Castellana, incappata nella diciottesima sconfitta di fila.

Il top:

Perugia da primato con Atanasijevic da medaglia al valore. Ventidue sigilli dell’opposto di Perugia e la Sir vola in testa in testa alla classifica. Una partita senza sbavature, nonostante Leon non fosse al meglio della condizione. Una prova di Bata per certificare una vittoria arrivata in tre set con la complicità di un De Cecco ottimo nel dirigere la regia dove ha brillato anche Ricci e il solito Podrascanin. Promossissima.

Che serata made in Lube. Spinti da un Sokolov che ne realizza venti, questa Lube buca lo schermo e riprende la corsa verso il primato. La forza del gruppo sta nei quaranta punti complessivi dei tre cubani ma anche nella prestazione di un Bruno che spinge la squadra verso la migliore performance del campionato contro la squadra più temuta della Superlega. Civitanova spettacolare. E lo spettacolo deve continuare.

Modena vince e convince. Preoccupa Anzani, uscito nel finale del primo set per una distorsione alla caviglia. Nonostante ciò la squadra di Velasco vince in tre set contro una Latina che non gioca. Vittima questa sera è proprio iI muro dei pontini, che fatica a contenere l’attacco trascinato da un Urnaut e da uno Zaytsev in ottima forma. I ventitre punti totali dei due attaccanti segnano la marcia rispetto al resto della gara e con questa vittoria Modena riacquista un minimo di fiducia che vista la prova con Milano sembrava aver perduto.

Dalle stalle alle stelle. Così hanno commentato sul sito della pallavolo Padova. Una partita iniziata con un primo set discutibile (19% di rendimento) e culminata con una prestazione a stelle strisce di Torres e Volpato in odore di azzurro. L’attacco gestito da Travica rende Padova ormai una concorrente interessante per i play-off e un’avversaria difficile da battere qualora giochi in queste condizioni. Ottimo anche Louati che affonda il dito nella piaga soprattutto nel quarto parziale. Una Padova così frizzante non si vedeva da parecchie stagioni.

Verona spavalda in trasferta. Diciotto punti di Boyler e sedici di Matej spingono la Calzedonia verso le posizioni di vertice con un sesto posto frutto di una bella partita seppur con una squadra non di vertice. Bravo Spirito a dirigere il gioco e prova confortante anche per i centrali. Da segnalare Alletti in grande spolvero.

Finalmente Vibo! La Tonno Callipo torna alla vittoria sconfiggendo Ravenna con una prova di Barreto da 18 punti e con un Mengozzi che stasera dimostra di non avere avversari a muro. Saranno sei i muri messi a segno dal centralone romagnolo. Vibo ritrova un minimo di serenità e arriva una vittoria che fa morale, scacciando lo spettro della retrocessione di ormai otto punti.

Il flop:

Le vittorie si fermano a ventuno. Trento incassa una sconfitta casalinga che costa la prima posizione ma è vittima di una serata strepitosa di Civitanova e dei suoi attaccanti. La notizia positiva è un Vettori che rinizia ad avere continuità in attacco e un Russell che nonostante la sconfitta mette giù 13 palloni. Nota dolente per Kovacevic nella sua peggiore prestazione dell’anno. Ora testa alla coppa Italia e a quella prima posizione che dista solo un punto.

Monza perché non vinci più? Non accadeva dall’inizio stagione di vedere una squadra così poco concentrata in campo. Un primo set senza sbavature finito con un punteggio al di sotto della Superlega sembrava promettere un risultato diverso. Poi un calo fisiologico giustificato in parte solo dall’assenza di Plotnitskyi, che tornerà forse a fine gennaio. Per il resto questa squadra ha garantito prestazioni migliori. E deve garantirne in futuro.

Cinque sconfitte di seguito per il Siena guidato da Zanini. Tanto che stasera si è iniziato a parlare di un sorprendente esonero per il tecnico. Siena gioca poco e male e nessuno Hernandez incluso aiutano Marouf nel trasformare in punti molte azioni della partita. Da una squadra con i nuovi innesti ci si aspetta qualche freccia nell’arco in più. Il nome di Perugia dall’altra parte non giustifica la prestazione.

Sora mantiene la distanza sul penultimo posto, approfittando della sconfitta di Siena contro Perugia. Gioca una partita non insufficiente contro Verona ma la sconfitta arriva comunque. Non basta un Petkovic che sfiora i 30 punti sul finale e neanche una buona prova di Fey. Il gioco di Verona è tutto spinto sulla diagonale e a questo Sora ora non riesce ad apporre rimedio per tutti i quattro set.

Ravenna variopinta non basta per battere Vibo. La squadra romagnola nonostante una prova corale degli attaccanti fra cui un buon Poglajen incappa in una sconfitta che poteva significare l’avvicinamento alla ottava posto valido per i play-off. Peccato per un quarto set che la vedeva in vantaggio e che poteva significare qualcosa di più. Continuando così la formazione ravennate, che recupera comunque un Argenta in crescendo rischia di incappare in improbabili sfide a caccia di punti salvezza.

Latina non pervenuta. Stern fatica a concludere e Sottile non gira il gioco come dovrebbe. La Top Volley gioca la partita in trasferta più brutta della stagione, nella quale pesa l’assenza di Parodi fermo ai box per un risentimento muscolare dell’ultimo minuto. Contro una Modena in ripresa si poteva osare di più. I parziali raccontano una partita che in fondo non è stata giocata dalla formazione allenata da Tubertini.

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