Di Eugenio Peralta
Uno show di Paola Egonu, ma anche una grande vittoria di squadra. L’Italia torna al successo in Volleyball Nations League davanti al pubblico della Zoppas Arena, battendo la Serbia per 3-1, e chiude la pool di Conegliano con un bilancio di due vittorie e una sconfitta, ma soprattutto raggiunge Turchia, USA e Polonia al primo posto della classifica generale. Niente male per una squadra apparsa a tratti stanca e a ranghi ridotti (ancora problemi per Folie, da verificare le sue condizioni), ma capace di tirar fuori al momento giusto energie e qualità tecniche straordinarie.
Non è una rivincita della finale mondiale, perché alla Serbia mancavano tutte le protagoniste di Yokohama, ma è comunque una vittoria importante: la squadra di Terzic si dimostra solida e tosta nonostante le assenze. Una menzione la meritano Katarina Lazovic (16 punti) e la palleggiatrice Sladjana Mirkovic. Purtroppo per le campionesse del mondo, dall’altra parte c’è una Paola Egonu che va oltre ogni definizione: 32 punti con il 49% in attacco, 3 muri vincenti, ben 7 ace e un impatto devastante sull’avversario anche dal punto di vista emotivo.
L’Italia, però, non è solo Paola: ancora una volta a premiare la squadra di Mazzanti è la capacità di cambiare pelle in corsa con gli ingressi di Orro (sempre più positiva), Pietrini e Sorokaite, oltre all’incisività di Cristina Chirichella (5 muri e 3 ace) e di una Monica De Gennaro sempre sicura anche in una serata non certo indimenticabile per la ricezione. L’altro fattore positivo è il pubblico: a Conegliano l’Italia ha ritrovato un calore e una partecipazione che possono davvero diventare un fattore decisivo, e dimostrano che la scia di entusiasmo dei Mondiali non si è (per fortuna) ancora esaurita.
Ora per le azzurre non c’è nemmeno il tempo di riposare: domani mattina si riparte per Hong Kong, sede della prossima pool contro Cina, Giappone e Olanda (4-6 giugno).
1° SET – Torna Egonu nell’Italia e c’è anche un altro cambio: Alberti al centro al posto di Danesi. La Serbia ripropone Busa in banda lasciando fuori Blagojevic. I primi due punti sono delle campionesse del mondo, ma l’Italia passa subito in vantaggio con l’ace di Alberti e il muro di Chirichella (4-2). Lazovic pareggia a muro (6-6) e poi il servizio di Aleksic manda in crisi le azzurre: due ace per il break del 7-11. Entra Parrocchiale a puntellare la ricezione, l’Italia si riavvicina con Bosetti (10-12) e due lampi di Egonu (13-14), che chiude la rimonta con un ace dei suoi (15-15). La Serbia risponde però con la battuta di Bjelica (15-18) e allunga con due attacchi di Lazovic per il 18-21. La reazione azzurra è magistrale: dal 19-22 al 24-22 con un gran turno di battuta di Lucia Bosetti (due ace). Bjelica e Blagojevic annullano però i set point e l’errore di Egonu ne concede uno alla Serbia (24-25). Ai vantaggi Bjelica se ne procura un secondo e un altro attacco out di Egonu chiude il parziale sul 25-27.
2° SET – La Serbia parte ancora meglio con gli attacchi di Busa (1-3, 2-6) e spinge Mazzanti al cambio: dentro Orro in regia. La palleggiatrice si mette subito in mostra con un muro che, insieme all’ace di Sylla, riporta sotto le azzurre (6-7). Il sorpasso arriva proprio sulla battuta di Orro: dal 7-9 all’11-9 (muro di Bosetti). La Serbia non molla e ribalta di nuovo il punteggio con Bjelica e Busa (11-15). Entrano Pietrini e Sorokaite, ma a salire in cattedra è Egonu: un muro, due “bombe” e un pallonetto vincente per il 16-15. Un altro muro di Paola vale il 19-16, poi la numero 18 va in battuta ed è ancora più distruttiva: tre ace consecutivi (23-17)! L’errore di Busa regala il set point e un contrasto a rete vinto da Orro chiude il parziale sul 25-17.
3° SET – Restano in campo Orro, Sorokaite e Pietrini per le azzurre, Blagojevic nella Serbia. Si prosegue sulla scia del set precedente con altri due ace di Egonu a portare avanti l’Italia (5-3), ma la Serbia non molla e proprio con Blagojevic piazza il controbreak (5-8). Egonu sbaglia (8-12), ma si fa perdonare tornando a martellare in attacco e in battuta: è di nuovo parità (12-12). Sul turno al servizio di Pietrini arriva il sorpasso (15-13), e tre errori consecutivi delle serbe fanno volare l’Italia (19-16). Non è finita: il servizio di Mirkovic – due ace – rimette ancora tutto in discussione (21-22). Sul 23-23 l’attacco di Egonu finisce out, ma Sorokaite annulla il set point e si va ai vantaggi. Qui è l’Italia a procurarsi due chance e sfruttare la seconda con il muro vincente di Orro (27-25).
4° SET – Solito copione: la Serbia parte avanti (2-5) e viene riagganciata dal mostruoso servizio di Egonu (5-5). Chirichella non vuole essere da meno e infila tre ace consecutivi (11-8), ma le serbe non mollano e Popovic mura Egonu (12-12). Anche Lazovic si iscrive al festival degli ace (15-17), ma Chirichella è attenta a muro e si resta in parità (17-17). L’equilibrio non si spezza (18-19, 21-20) fino alla volata decisiva: sul 23-23 Egonu colpisce ancora e consegna all’Italia il match point. A trasformarlo, con un micidiale mani-out, è sempre Paola, che realizza il punto del definitivo 25-23.
Italia-Serbia 3-1 (25-27, 25-17, 27-25, 25-23)
Italia: Sorokaite 8, Alberti 4, Malinov, De Gennaro (L), Folie (L) ne, Orro 3, Bosetti C. ne, Chirichella 12, Danesi, Pietrini 7, Bosetti L. 8, Sylla 4, Egonu 32, Parrocchiale. All. Mazzanti.
Serbia: Busa 9, Lazovic 16, Antanasijevic, Popovic 11, Savic 1, Mirkovic 2, Pusic (L), Bjelica 14, Aleksic 3, Blagojevic 9, Kocic ne, Lozo ne, Kubura, Gocanin (L). All. Terzic.
Arbitri: Rodriguez Jativa (Spagna) e Makshanov (Russia).
Note: Spettatori 4076. Italia: battute vincenti 16, battute sbagliate 11, attacco 45%, ricezione 39%-28%, muri 14, errori 27. Serbia: battute vincenti 9, battute sbagliate 11, attacco 40%, ricezione 42%-30%, muri 7, errori 24.