Di Redazione
7 maggio 2008 – 7 maggio 2020: : il calendario gialloblù nella giornata odierna riporta a galla la data più importante della ventennale storia di Trentino Volley, quella della vittoria del primo scudetto.
Sino alla sera di dodici anni fa, il Club di via Trener non aveva ancora potuto festeggiare alcun titolo, se non la vittoria di un Trofeo TIM nel 2004 e lo scudetto Under 18 nel giugno del 2006. Il successo in gara 3 di Finale Scudetto 2008, giocato al PalaTrento contro la Copra Nordmeccanica Piacenza diede invece il via, di fatto, all’epopea gialloblù e ad una serie lunghissima di vittorie, che vide Trentino Volley arricchire il proprio palmares di almeno un trofeo ogni anno nelle successive sette stagioni sportive, per un totale di sedici titoli negli ottantaquattro mesi seguenti (fino a maggio 2015).
Per stappare la prima bottiglia di champagne servì il 3-0 sugli emiliani (parziali di (29-27, 25-16, 25-19), che tre giorni prima avevano annullato il primo match ball al PalaBanca di Piacenza in gara 2. La serie, ai tempi al meglio delle tre partite, tornò quindi in Trentino per la sfida decisiva, che venne seguita dal vivo da oltre 4.500 spettatori (ma le richieste di biglietti arrivate furono almeno il doppio). La prima Itas Diatec Trentino di Stoytchev poteva contare ai tempi su una grandissima determinazione e sulla straordinaria classe e fame dei propri giocatori: nessuno, prima di quella sera, aveva infatti mai vinto prima lo scudetto in Italia. Dopo un primo set difficile, il talento di Grbic, la continuità di Nikolov, la tecnica di Winiarski, la dedizione alla causa di Birarelli, Bari e Jeroncic e soprattutto lo strapotere fisico di Kaziyski (best scorer con 21 punti ed il 61% a rete) indirizzarono definitivamente il tricolore verso Trento; il primo in assoluto in uno sport di squadra della città. Proprio Matey realizzò l’ultimo punto del match, scatenando la gioia di un’intera provincia, che successivamente si riversò fra le principali piazze del capoluogo per festeggiare con i caroselli che in precedenza sotto il Nettuno si erano visti solo per le vittorie della Nazionale di calcio.
Al successo furono dedicati addirittura due libri, prevalentemente fotografici: “La nostra prima volta” di Piero Cavagna e Marco Trabalza e “Campioni d’Italia” di Andrea Cobbe e Lorenzo Redi. Il giorno dopo fu Piazza Duomo a Trento ad accogliere oltre cinquemila persone per festeggiare un trionfo che cambiò la storia di Trentino Volley ma anche quella del Trentino: da quel momento divenne definitivamente una terra riconosciuta nel mondo anche per la sua squadra di pallavolo.
(Fonte: comunicato stampa)