Si chiude un’epoca all’Itas Trentino con la partenza di una leggenda come Matey Kaziyski. E la società campione d’Italia ha deciso di omaggiare il grande giocatore bulgaro con un gesto di grande rilevanza simbolica: il ritiro della maglia numero 1, quella che ha identificato il grande “KK” nella sua lunga militanza trentina.
“La maglia numero 1 – ha spiegato il presidente Bruno Da Re durante la puntata di lunedì del magazine RTTR Volley – non verrà più utilizzata da alcun giocatore di Trentino Volley. La vogliamo issare sul tetto della BLM Group Arena accanto ai gonfaloni delle nostre vittorie, che Kaziyski ha contribuito ad ottenere. Verrà ritirata e, salvo che lui non voglia tornare a riutilizzarla, resterà lì per sempre. Matey è Trento e per lui le porte di questa società saranno sempre aperte, anche qualora volesse indossare una polo o una giacca e cravatta di Trentino Volley, ricoprendo altri ruoli al termine della sua carriera“.
Da Re è tornato anche sul tricolore conquistato in Gara 5 contro Civitanova: “Se escludo il primo vinto con Treviso, nel 1994, questo Scudetto è quello che considero più mio fra gli undici che ho già vinto, perché è arrivato al termine di una annata un po’ particolare. Il campionato di quest’anno è stato condizionato da una prima fase di assoluto dominio di Perugia e poi da una successiva parte più incerta; nel momento in cui la Sir Safety Susa è uscita dai Play Off, le quattro squadre rimanenti hanno visto moltiplicate le loro chance. Avevo sempre considerato Piacenza come la prima alternativa agli umbri e mi ero sbagliato, perché evidentemente prima c’eravamo noi“.
Subito dopo quella vittoria, il presidente di Trento aveva annunciato il suo prossimo ritiro: “Credo che, quando arrivi come me alla soglia dei 70 anni, hai dato tutto quello che potevi e ti trovi a dirigere una società che avrà ancora un lungo percorso da compiere davanti, sia giusto iniziare a pensare a qualcuno che possa prendere il tuo posto e a cercare delle soluzioni al nostro interno, che possano accompagnare questo club anche in un lungo futuro“.
Infine un pensiero al tecnico Angelo Lorenzetti, accasatosi a Perugia: “Ci salutiamo nel migliore dei modi, ovvero con una vittoria bellissima come lo scudetto. Da quando abbiamo deciso di separarci da lui non abbiamo risparmiato nemmeno una goccia di energia per cercare di supportarlo nel raggiungere questo traguardo. Il suo addio e quelli di Kaziyski e Lisinac ovviamente dispiacciono, ma fanno parte del percorso della vita di questa società“.
(fonte: Comunicato stampa)