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Trento, Rossini: “Campionato falsato? Forse non è il termine giusto”

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Di Redazione

La stagione di Superlega sta procedendo anche se un po’ zoppa con alcune partite rinviate e da recuperare a causa del Covid-19 con la speranza comunque di proseguire e finire la stagione magari cambiando formula. Salvatore Rossini, libero dell’Itas Trentino, intervistato da Il Resto del Carlino Modena, esprime il suo punto di vista sulla situazione attuale.

Forse in questo inizio avete raccolto meno di quanto vi aspettavate. Problemi di una squadra rinnovata profondamente? «Siamo una squadra con parecchi giocatori diversi e si è aggiunto il fatto che nessuno di noi ha giocato in estate, dovevamo trovare il ritmo. A parte Perugia e Civitanova che hanno un assetto simile, pur avendo cambiato il palleggiatore, anche le altre stanno alternando risultati positivi a risultati peggiori. Ma stiamo risalendo, il successo a Cisterna e il passaggio del turno in Champions League ci hanno fatto tornare il sorriso».

C’è chi parla già di campionato falsato dal Covid-19… «Falsato forse non è il termine giusto, perché implicherebbe un’epidemia che va a favore di qualcuno. Le assenze però possono colpire tutti in qualsiasi momento. Nello sport ci siamo abituati con gli infortuni. Ad esempio noi da inizio anno non abbiamo mai avuto Michieletto, un’assenza pesante».

Secondo lei la stagione finirà? «Io dico che finiremo. Non so dire ora come, però abbiamo l’esperienza della primavera, quella di tanti altri campionati che hanno trovato il modo di andare avanti. C’è l’esempio delle ‘bolle’, anche la Champions è andata in questo senso. In più in Italia abbiamo controlli stringenti. Attorno alla pallavolo ci sono tante famiglie, sarebbe drammatico fermarsi di nuovo».

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