Di Redazione
Antares ritorna dal trofeo Campesan, che si è svolto a Montegrotto il 26 e il 27 gennaio, con un insperato 16° posto su 24 partecipanti.
“ Il parterre delle partecipanti era di assoluto livello e rigorosamente ad invito” ci dice Massimo Staderoli, Ds di Pallavolo Antares ” parterre addirittura superiore a quello dei Campionati italiani, visto che , per effetto della distribuzione regionale delle partecipazioni, alcune società presenti al Campesan non saranno presenti ai Campionati italiani nonostante siano molto competitive.
È innegabile che il nostro invito sia conseguenza anche della splendida cavalcata dello scorso anno, col titolo provinciale, la finale regionale e relativa partecipazione ai campionati italiani.
Ma le ragazze di quest’anno hanno certamente onorato l’eredità delle loro colleghe, aiutate anche dall’esperienza di Claudio Feyles che è uno dei quattro vincitori nella storia del Campesan (2014).
Il 16° posto finale è frutto della vittoria del girone, nel quale Antares ha sconfitto In Volley Chieri 2-1 e Aduna Padova 2-0.
Soprattutto la vittoria su Chieri, la squadra nella quale è nato Feyles come allenatore, è stata di valore assoluto, contro una formazione molto forte che quest’anno nutre grandi ambizioni.
Negli ottavi di finale Antares incontra Novara, una società ai vertici nazionali della pallavolo giovanile e vende cara la pelle, perdendo 2-0 ( 25/20, 25/21) ma ricevendo i complimenti da tutto lo staff avversario.
Le squadre successive, La Lemen di Malinov e la Pro Patria Milano erano obiettivamente formazioni di caratura superiore, ma comunque le nostre ragazze hanno venduto cara la pelle. Nella finalina per il 15° e 16° posto, ancora contro Chieri, Antares paga i pochi cambi in banda e la fatica di due giorni di torneo si fa sentire. Nonostante ciò, vinciamo il primo set e portiamo Chieri al tie break.
Un torneo, in definitiva, che ha dato morale alla squadra, che ci ha permesso di verificare i progressi ottenuti, ma anche i difetti sui quali lavorare e ci ha restituito un gruppo di atlete che, se riduce la quantità di errori, può perdere davvero con poche squadre.”
(Fonte: comunicato stampa)