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Tutta l’emozione di Oleh Plotnytskyi: “Difficile non pensare alla guerra” (VIDEO)

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Di Eugenio Peralta

Non si vede dalla faccia, ma sono felice“. La dichiarazione più bella, Oleh Plotnytskyi la rilascia ai microfoni di RaiSport al termine della finale di Coppa Italia vinta dalla sua Sir Safety Conad Perugia contro Trento. La testa è altrove, è evidente: alla guerra in Ucraina, il suo paese natale, che lo schiacciatore ormai da diversi anni protagonista del campionato italiano vive da molto lontano e con informazioni frammentarie. Ma nel weekend dell’Unipol Arena gli omaggi dei tifosi, gli abbracci dei compagni e degli avversari, il tributo della Lega Pallavolo Serie A (tra le altre iniziative, prima della semifinale è stato eseguito l’inno nazionale ucraino) gli hanno fatto sentire tutto il sostegno di cui il suo popolo ha bisogno in questo momento tragico.

Ringrazio davvero la Lega – dice Plotnytskyi dopo essersi abbandonato a un bagno di folla sventolando la bandiera ucraina – perché ha fatto veramente bene a prendere questa iniziativa. È importante per noi ucraini, è un aiuto a livello di informazione, per il grande pubblico“.

Poi lo schiacciatore della Sir sfoga le sue emozioni degli ultimi giorni: “È difficilissimo giocare quando c’è una guerra nel tuo paese, inevitabilmente pensi ad altre cose. Ho speso la maggior parte del tempo sul telefono, per trovare notizie, provare ad aiutare, parlare con i miei genitori. Ma certo non è difficile come per chi sta in Ucraina, a Kiev o a Kharkhiv, dove non c’è quasi niente da mangiare, si sta chiusi nei bunker per giorni, con i bambini, senza un bagno. Io sto bene, ho la fortuna di stare in Italia e qui tutto è tranquillo“.

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