Terminato il campionato con la vittoria del quinto scudetto da parte dell’Itas Trentino, diamo uno sguardo ai roster delle squadre che parteciperanno alla Superlega 2023-2024. In questa tabella, in continuo aggiornamento, potrete trovare tutte le ultime novità e i “rumors” aggiornati. La legenda è molto semplice: su fondo bianco (o azzurro nel caso del libero) le conferme, in arancione le novità, in grassetto gli ingaggi già ufficializzati.
Le novità più clamorose sono arrivate già molto prima della conquista del titolo, con la mancata conferma di Angelo Lorenzetti e Matey Kaziyski. In panchina arriva Fabio Soli da Cisterna, mentre il nuovo opposto è Kamil Rychlicki e al centro torna Jan Kozamernik al posto di Srecko Lisinac, anche lui in partenza. Innesti interessanti in panchina con Acquarone e Magalini.
L’opposto Adis Lagumdzija è il principale innesto della Lube versione 2023-2024, mentre Ivan Zaytsev sembra destinato a restare nel ruolo di schiacciatore-ricevitore, già ricoperto nella seconda parte della scorsa stagione. Intanto cambia gran parte della panchina, con gli arrivi del giovane palleggiatore norvegese Thelle, del promettente opposto Motzo e del libero Bisotto, oltre al ritorno di Larizza al centro.
Dopo la grande delusione del finale di stagione, la Sir Safety Susa cambia ancora una volta guida tecnica con l’arrivo del tecnico campione d’Italia Angelo Lorenzetti. Scontata anche la partenza di Rychlicki, sostituito dal tunisino Wassim Ben Tara, mentre la panchina si arricchisce ulteriormente con gli arrivi di Candellaro, Held e Toscani al posto di Mengozzi, Cardenas e Piccinelli.
La squadra vincitrice dell’ultima Coppa Italia punta sulla continuità, confermando sostanzialmente tutto il sestetto e anche gran parte delle alternative. La novità più importante è in panchina, dove la società ha scelto di non rinnovare il contratto a Massimo Botti – nonostante la qualificazione alla Champions League – e investire su Andrea Anastasi. I nuovi arrivi sono pochi: il centrale Ricci, lo schiacciatore Andringa e il giovane regista Bruno Dias.
Cambiamenti importanti per la squadra rivelazione dell’ultima stagione, che si separa da Patry ma soprattutto accoglie Matey Kaziyski dopo l’ennesimo scudetto a Trento. Altre novità sono l’opposto Dirlic e il libero Catania, entrambi reduci da un’ottima stagione a Cisterna; in panchina arrivano Zonta, Reggers e Innocenzi. A Roberto Piazza, come sempre, il compito di fare la magia.
Non mancano mai le sorprese a Modena, dove l’imprevisto addio a Giani si abbina al debutto come head coach di Francesco Petrella (vice di Lorenzetti a Trento). Il nuovo tecnico avrà a disposizione una squadra fortemente rinnovata, con gli arrivi di Federici e Davyskiba da Monza, Sapozhkov da Verona, Brehme da Berlino, Boninfante da Prata e Sighinolfi da Cuneo, il ritorno di Giulio Pinali (insieme al fratello Roberto) e una ciliegina sulla torta di nome Osmany Juantorena.
Una stagione esaltante ha confermato la validità del progetto di Verona, che con Radostin Stoytchev saldamente al comando sceglie la continuità: l’idea è spostare Keita nel ruolo di opposto, con l’innesto di due schiacciatori (Dzavoronok e Truhtchev) per puntellare la seconda linea. Importante l’innesto di Jovovic in palleggio, l’iraniano Esmaeilnezhad è una validissima alternativa in attacco; dopo il ritorno di Gaggini a Monza, il nuovo libero è D’Amico.
Sarà un anno di rinnovamento per Monza, che farà a meno di pilastri come Davyskiba, Federici e Grozer, ma gli arrivi di Takahashi e Loeppky garantiscono certezze in seconda linea, mentre come opposto si punta su Lawani dopo l’exploit a Taranto. Per il ruolo di libero c’è il ritorno di Gaggini da Verona, ma il vero acquisto sarà Cachopa, finalmente disponibile da inizio stagione.
Come ogni anno la squadra pontina ha cambiato molto – via, tra gli altri, Baranowicz, Dirlic, Catania, Sedlacek, oltre a coach Soli – ed è stata tra le ultime a scoprire le sue carte in entrata. Il nuovo coach Guillermo Falasca porta con sé dal Narbonne lo schiacciatore spagnolo Ramon Ferragut; dalla Francia arriva anche l’opposto Faure, mentre il palleggiatore è Saitta e il libero Piccinelli, alla prima occasione da titolare. Tra i pochi confermati Rossi e Bayram.
Dopo l’ennesima salvezza conquistata sul campo, Padova perde una bandiera come Volpato e cambia parecchio anche negli altri ruoli: certi gli arrivi di Falaschi in regia, dell’opposto Gabi Garcia da Civitanova, dello schiacciatore Cardenas da Perugia, dei centrali Plak e Truocchio e del libero giapponese Taniguchi. L’obiettivo, come sempre, è far crescere i giovani, e in questo senso è probabile che trovino più spazio gli azzurri Gardini e Guzzo.
La salvezza conquistata all’ultimo assalto ha galvanizzato Taranto, che ha praticamente chiuso il mercato già all’inizio di maggio senza badare a spese: i nazionali USA Kyle Russell e Jendryk, l’ex azzurro Lanza e il promettente Sala sono nomi che parlano da soli. Tante le scommesse, come il regista spagnolo Trinidad de Haro, Gutierrez e i giovani Badan e Paglialunga, ma soprattutto Vincenzo Mastrangelo, chiamato a sostituire in panchina il “mago” Di Pinto.
Con un “doppio salto” dell’ultim’ora Catania fa il suo grande ritorno nella massima serie acquisendo il titolo sportivo di Vibo Valentia. Tre le conferme, quelle di Waldo Kantor in panchina e di Frumuselu e Zappoli in campo; in entrata il palleggiatore Orduna, l’opposto Buchegger, il centrale Tondo e il libero Cavaccini, tutti da Vibo, ma anche l’altro centrale Bossi, gli schiacciatori Basic, Manavinezhad e Baldi, il centrale Masulovic, il regista Santambrogio e il secondo libero Pierri. Ciliegina sulla torta il ritorno in Italia del catanese doc Luigi Randazzo: troverà posto nel sestetto titolare?