Di Redazione
È già seguita da diversi agenti che sono pronti a portarla al migliore offerente in Europa e Karch Kiraly in persona, uomo di solito piuttosto avaro di aggettivi e citazioni, l’ha definita “qualcosa di più di una semplice promessa”.
Si chiama Jordan Thompson, ha 22 anni e gioca per le Bearcats: l’abbiamo già vista questa estate soprattutto in Volleyball Nations League, in particolare nella gara contro il Brasile quando mise a terra la bellezza di 33 punti. Non è certo una sorpresa: se c’era chi pensava che la ragazza, che sta affrontando il suo ultimo anno di università e guarda con attenzione al mercato professionistico oltre a prestarsi come testimonial, sifosse montata la testa, è servito. JTho non ha alcuna intenzione di riposare.
Nella sua ultima partita di Division I del campionato femminile NCAA Jordan ha marcato 51 palloni (un ace) correggendo un record di 50 punti che resisteva nella sua Conference da oltre vent’anni. A campionato ancora da assegnare Jordan è già la giocatrice che nella storia di Cincinnati ha marcato più punti sia nel quadriennio universitario che in una singola stagione. Al momento è a quota 821, gliene mancano solo sei per correggere il record personale della scorsa stagione, e non è escluso che possa superare quota mille.
Jordan è una figlia d’arte: suo padre, Tyrone Doleman è stato un ottimo giocatore di basket molto attivo in Europa e poi stella degli Harlem Globetrotter. Sua madre Mary (la ragazza porta il cognome della mamma) è stata a lungo cheerleader mentre suo zio Chris è stato un buon giocatore di NFL. Ma la stella di famiglia a soli 22 anni è già lei: uno dopo l’altro sta battendo tutti i record del campionato polverizzando quelli della sua università.
Jordan è stata soprannominata TomCat: e qui un confronto con la cultura americana diventa divertente. Tom Cat è il gatto di Tom e Jerry, ma è anche il missile più potente che veniva lanciato dagli aerei incursori statunitensi. L’assonanza arriva anche dal fatto che tutti gli studenti di Cincinnati, i cremisi per via delle loro sgargianti divise rosse, sono soprannominati BearCat: animaletto che non esiste in Italia, si trova soprattutto in Asia, piuttosto selvatico e diffidente, spesso agressivo. Gli asiatici lo chiamano Binturong, per la nostra zoologia è il gatto orsino. A Cincinnati decisero di assumerlo nel 1914 come mascotte ufficiale dell’ateneo quando un esemplare dello zoo cittadino graffiò e morsicò quattro addetti che cercavano di catturarlo riuscendo a scappare.
(Fonte: NCAA)