E’ stato un azzurro pallido quello della Vesuvio Cup, andata in scena nel fine settimana a Napoli. Pallido, non per le prestazioni della formazione di Gianlorenzo Blengini che ha battuto Argentina e Giappone conquistando il primo trofeo della nuova stagione, ma per il contorno del tutto inadatto a una partita della squadra vicecampione olimpica.
Gli appena 1600 spettatori, dato riportato anche dalla Gazzetta dello Sport, che domenica hanno assistito alla sfida con la Nazionale di Blain rappresentano un dato sicuramente deludente, soprattutto in una stagione nella quale, proprio grazie all’argento di Rio de Janeiro, il volley ha fatto registrare un significativo incremento di pubblico nei palazzetti.
Che proprio l’Italia, invece, sia stata snobbata, per di più in una delle prime uscite stagionali e in una regione, la Campania, dove la fame di volley di vertice è ben nota, è qualcosa su cui riflettere. Sfortunata e imprevidente la collocazione del torneo messo in concomitanza con il Gran Premio di Formula 1 di Montecarlo e con l’ultima tappa del Giro d’Italia, ma a non funzionare è stata, soprattutto, la promozione sul territorio.
Di chi le colpe di tutti quegli spazi vuoti attorno a Giannelli e compagni?
Intanto, sempre a proposito di “cose azzurre”, ma che riguardano il Club Italia, per la panchina della squadra maschile si sta profilando un duello…
In corsa ci sarebbero Monica Cresta, guida del Segrate campione d’Italia Under 19, e Vincenzo Fanizza, che da quattro anni è allenatore a Castellana Grotte.
Si profila, dunque, il primo “scontro” tra la cordata lombardo-piemontese che spinge per l’allenatrice di Segrate e il vicepresidente, Giuseppe Manfredi, da sempre grande “tessitore” di quel che avviene dentro il Club Italia maschile, che vede bene la promozione di Fanizza.
Una partita interessante e dal finale non scontato che si disputerà durante la settimana dedicata al prossimo Trofeo delle Regioni.
