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“Una maglia al giorno”: tutti i numeri 14 della storia di Trentino Volley

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Di Redazione

Prosegue la rubrica “Una maglia al giorno”, che propone quotidianamente la storia delle gloriose maglie di Trentino Volley attraverso i giocatori che l’hanno indossata.

Oggi, giovedì 14 maggio, è l’occasione per riscoprire tutti coloro che hanno vestito la maglia numero 14: in tutto sette. Domani sarà invece la volta dei numeri 15.

DAVIDE SANGUANINI (schiacciatore/libero, maglia indossata nella stagione 2002/03 – 12 presenze, 0 punti): in entrambe le stagioni vissute in maglia gialloblù (la prima col numero 12, la seconda proprio col numero 14) fu chiamato ad un utilizzo a gettone dall’allenatore ed amico Bagnoli (mantovano come lui) per completare la rosa nel momento in cui il numero di giocatori fosse diventato ridotto a causa di infortuni. Entrò in campo solo per effettuare giri in seconda linea o, in una circostanza, anche per ricoprire il ruolo di libero. Tuttora è il giocatore più anziano ad aver vestito la divisa trentina (a 39 anni, nel 2003).

LORENZO TEDESCHI (schiacciatore, stagione 2004/05 – 35 presenze, 61 punti): nelle due stagioni di permanenza a Trento indossò prima la maglia numero 13 e poi proprio la numero 14, rivelandosi prezioso sia per puntellare la ricezione, sia per sostituire in posto 4 Bernardi o Vujevic quando ve ne fu necessità.

LEONARDO MORSUT (schiacciatore, stagione 2005/06 – 33 presenze, 342 punti): arrivò a Trento per comporre, assieme a Savani, una diagonale di posto 4 tutta italiana e molto futuribile ma in realtà la sua esperienza fu breve. Al termine della prima stagione decise infatti di accettare una borsa di studio universitaria per diventare ricercatore, il sogno della sua vita, ed abbandonò quindi la pallavolo giocata, ad appena ventisei anni. Nel suo unico campionato con la maglia gialloblù numero 14 addosso, si fece comunque apprezzare come giocatore completo, talentuoso e figurando fra i protagonisti più belli della prima storica qualificazione alle semifinali Play Off Scudetto della storia della società.

JAN STOKR (opposto, stagioni 2010/11, 2011/12, 2012/13, 2016/17 – 192 presenze, 2.536 punti): il ceco arrivò a Trento affamato di vittorie, che ottenne copiose nei successivi tre anni. Assieme a Kaziyski e Juantorena compose un trio di palla alta da sogno, che contribuì a vincere 3 Mondiali per Club, 2 Champions League, 2 Scudetti, 2 Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. E’ il quinto marcatore della storia gialloblù con oltre 2.500 punti. Un bottino che ha incrementato anche nella stagione 2016/17, quando tornò a vestire il suo tradizionale numero 14, portando Trento in Finale Play Off, Coppa Italia e di CEV Cup.

GABRIELE NELLI (opposto, stagione 2013/14 – 136 presenze, 722 punti): prelevato giovanissimo dalla sua Toscana, arrivò in prima squadra dopo aver fatto tutta la trafila nel settore giovanile gialloblù, cambiando ruolo (da palleggiatore ad opposto) nel corso degli anni. Fra i tre trofei vinti (Scudetto, Mondiale per Club e CEV Cup) il contributo più importante lo ha offerto proprio nella Finale Europea; il suo ingresso ad Istanbul al posto di Vettori consentì a Trentino Volley di rompere definitivamente la maledizione legata alla CEV Cup. In quella stagione (2018/19) indossava però il numero 4, scelta di continuità dopo l’annata vissuta da titolare a Padova con quella maglia. Il suo esordio assoluto in prima squadra avvenne durante la stagione 2013/14, indossando proprio la divisa numero 14.

MITAR DJURIC (centrale/opposto, stagioni 2011/12, 2012/13, 2015/16, 2019/20 – 148 presenze, 1430 punti): con addosso la maglia gialloblù numero 14 il greco ha vissuto solo un breve periodo della sua lunga esperienza in gialloblù: quella in cui si rivelò più decisivo (Finale Scudetto 2015, quando rappresentò l’arma in più per vincere il quarto titolo tricolore della storia gialloblù). La vestì al posto del tradizionale 12 perché venne tesserato a marzo e quella maglia era già utilizzata da Mazzone. Con addosso il suo 12 ha vissuto invece molte altre fasi importanti della sua carriera a Trento. La prima (fra il 2011 e 2013) come centrale della squadra che in quel momento vinceva Mondiali per Club (2) e Coppe Italia (2) in serie, la seconda da opposto titolare (fra il 2015 e 2016), la terza (fra il 2019 ed il 20) come alternativa a Vettori.

SIMON VAN DE VOORDE (centrale, stagioni 2015/16 – 94 presenze, 594 punti): il primo ed unico belga della storia gialloblù, arrivò a Trento come miglior muratore del precedente campionato e in questo fondamentale si confermò su ottimi livelli indossando il 14. Brillò anche in battuta, mentre in attacco faticò più del previsto ma fu protagonista delle qualificazioni alle tante finali giocate in quelle due stagioni: una di Champions League, una di CEV Cup, una dei Play Off, due di Supercoppa e due di Coppa Italia. Nella sua seconda stagione trentina vestì il 12 per lasciare il 14 a Stokr.

(Fonte: comunicato stampa)

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