Foto Ufficio Stampa Trentino Volley

“Una maglia al giorno”: tutti i numeri 4 della storia di Trentino Volley

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Di Redazione

Prosegue la rubrica “Una maglia al giorno”, che propone quotidianamente la storia delle gloriose maglie di Trentino Volley attraverso i protagonisti che l’hanno indossata.

Oggi, lunedì 4 maggio, è l’occasione per riscoprire i numeri 4, ovvero i giocatori che hanno vestito la maglia #4: in tutto dieci. Domani sarà invece la volta dei numeri 5.

MATTEO BURGSTHALER (opposto, stagione 2000/01 – 134 presenze, 359 punti): vestì la maglia numero 4 solo nella prima stagione di militanza in gialloblù, quando venne prelevato dal Settore Giovanile di Mezzolombardo per ricoprire il ruolo di vice Giombini. In quel campionato però, anche per la giovane età, entrò poco in campo (una sola presenza, in Coppa Italia); molto più fortunata la sua seconda esperienza, in cui scelse la maglia numero 17 (fra il 2012 ed il 2015). In quel periodo contribuì in maniera importante, a suon di muri ed ingressi decisivi, alla conquista di una fetta consistente dei successi di questi tempi. Su tutti il Mondiale per Club 2012, lo Scudetto e la Supercoppa 2013. Primo giocatore originario di Trento a vincere lo scudetto in campo con la squadra della sua città. Tornò per disputare in gialloblù la stagione 2016/17, vestendo il numero 3.

VALERY GORIOUCHEV (schiacciatore, stagione 2001/02 – 54 presenze, 440 punti): il martello russo fu grande protagonista della stagione d’esordio di Trentino Volley, culminata con la salvezza alla penultima giornata. In quel campionato però giocò con la maglia numero 5, che abbandonò nella stagione successiva per lasciarlo a Tofoli, optando quindi per il 4. Non fu una scelta particolarmente fortunata, perché in quella annata dovette convivere con problemi fisici e perse lo smalto che aveva fatto innamorare di lui tutto il pubblico trentino.

RICCARDO MICHIELETTO (schiacciatore, stagione 2002/03 – 22 presenze, 16 punti): in Trentino si era già fatto vedere nella precedente decade con la maglia di Mezzolombardo, dove visse da protagonista assoluto la promozione in Serie A2 del 1996 e le successive due stagioni. Nell’estate 2002 l’allora ds Dalfovo si ricordò di lui per completare un roster da sogno (Tofoli, Bernardi, Sartoretti, Kazakov, Choulepov…). Ricky scelse l’amato numero 4 (lo aveva vestito anche ai tempi di Mezzolombardo) e seppe farsi apprezzare per la sua proverbiale disponibilità e dedizione alla causa. Qualità che gli sono riconosciute ancora oggi, nel ruolo di Team Manager di Trentino Volley che riveste da quattordici anni.

GIOVANNI POLIDORI (centrale, stagione 2003/04 – 12 presenze, 39 punti): arrivò a Trento a Natale 2003, dopo aver iniziato il campionato a Trieste, per sopperire al prolungarsi dell’infortunio di Hübner e alla successiva partenza per la Bulgaria del suo naturale sostituto Zvetanov. Giocò la sua ultima partita casalinga con la maglia della formazione giuliana proprio contro l’Itas Trentino, prima di raggiungere, appena una settimana dopo, i suoi nuovi compagni e vestire il numero 4, coprendo le spalle a Rak e Kazakov.

ANDRE’ HELLER (centrale, dalla stagione 2004/05 alla stagione 2006/07 – 62 presenze, 884 punti): il brasiliano arrivò a Trento con la medaglia d’oro olimpica di Atene 2004 e diventò in fretta uno dei beniamini del pubblico trentino con indosso sempre il numero 4 (lo stesso che utilizzava nella Selecao). Fu fra i protagonisti della splendida stagione 2005/06 (Semifinale Play Off e Coppa Italia), facendosi notare soprattutto in attacco, grazie alla perfetta intesa costruita rapidamente prima con Tofoli e poi con Meoni.

DORE DELLA LUNGA (schiacciatore, stagioni 2010/11, 2011/12 – 215 presenze, 575 punti): per buona parte della carriera in gialloblù, iniziata già nel 2005, vestì la maglia numero 7. Il 4 lo scelse solo nella sua seconda esperienza trentina, che prese il via nel 2010 dopo una parentesi di un anno a Verona fra il 2009 ed il 2010. A lungo è stata la prima alternativa alla coppia titolare degli schiacciatori di posto 4, disputando comunque diverse partite da titolare ed entrando spesso per battuta e ricezione. Un infortunio al polso gli impedì di giocarsi sino in fondo le sue carte nella stagione 2006/7, quando la Società voleva puntare su di lui per lanciarlo definitivamente. 

SEBASTIAN SOLE’ (centrale, stagione 2013/14 – 189 presenze, 1.681 punti): l’argentino vestì la maglia numero 4 solo nella sua stagione d’esordio a Trento, quella contraddistinta dalla vittoria della Supercoppa (finale che però non lo vide fra i titolari). Dal campionato successivo indossò il numero 11 diventando, grazie ad un’intesa eccezionale con Giannelli, grande protagonista della vittoria dello scudetto 2015 (fu lui a firmare il punto tricolore al PalaPanini) e della Champions League sfiorata dodici mesi dopo a Cracovia.

OLEG ANTONOV (schiacciatore, stagione 2015/16, 2016/17 – 83 presenze, 406 punti): il martello italo-russo, figlio d’arte, aveva iniziato la sua carriera nel 2001 proprio in Trentino, nel settore giovanile di Mezzolombardo. Tornò in provincia nell’estate del 2015 e si fece apprezzare per le capacità di inserimento in corsa e la freddezza in battuta ed attacco, giocando da titolare anche una Finale di Champions League (2016, a Cracovia).

JAN KOZAMERNIK (centrale, stagione 2017/18 – 44 presenze, 191 punti): lo sloveno arrivò giovanissimo a Trento per offrire un’alternativa alla nuova coppia titolare di posto 3 Zingel-Eder, ma riuscì in fretta a conquistare spazio in campo vestendo la maglia numero 4. I suoi filotti in battuta salto float, corredati da una buona propensione a muro, contribuirono in maniera consistente a risollevare una stagione iniziata in tono minore ma conclusa solo a gara 5 di semifinale contro i futuri Campioni d’Italia di Perugia.

GABRIELE NELLI (opposto, dalla stagione 2014/15 alla stagione 2016/17 – 136 presenze, 722 punti): prelevato giovanissimo dalla sua Toscana, arrivò in prima squadra dopo aver fatto tutta la trafila nel settore giovanile gialloblù, cambiando ruolo (da palleggiatore ad opposto) nel corso degli anni. Fra i tre trofei vinti (Scudetto, Mondiale per Club e CEV Cup) il contributo più importante lo ha offerto proprio nella Finale Europea; il suo ingresso ad Istanbul al posto di Vettori consentì a Trentino Volley di rompere definitivamente la maledizione legata alla CEV Cup. In quella stagione (2018/19) indossava proprio il numero 4, scelta di continuità dopo l’annata vissuta da titolare a Padova con quella maglia, mentre fra il 2014 ed il 2017 vestì il 2. Il suo esordio assoluto in prima squadra avvenne durante la stagione 2013/14, vestendo però la divisa numero 14.

(Fonte: comunicato stampa)

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