Di Redazione
Sarà un ritorno a casa particolare, con un po’ di malinconia, per Stijn D’Hulst. Il palleggiatore belga della Cucine Lube Civitanova si prepara ad affrontare da ex la squadra che lo ha cresciuto, il Knack Roeselare, nella sfida di andata dei quarti di finale di Champions League in programma domani sera alle 20.30. Per la prima volta, però, nel palazzetto di casa non ci sarà il padre di Stijn, scomparso nello scorso mese di ottobre, quando l’alzatore commosse tutti i compagni di squadra decidendo di scendere comunque in campo contro Milano.
Intervistato da Gianluca Pascucci per il Corriere Adriatico Macerata, D’Hulst racconta così il suo mix di sensazioni: “Sarà un momento molto emozionante per me tornare nello Schiervelde, la palestra dove ho giocato per sette anni con la maglia del Roeselare. Rivedrò tante persone a me care: i miei nonni, che per la prima volta mi vedranno giocare con la maglia della Lube non essendo mai venuti all’estero, e poi tanti amici. Purtroppo non ci sarà mio padre, che era sempre là con la sua videocamera in mano. Anche questa sarà una sensazione strana per me“.
In Belgio la Lube dovrà fare i conti con un’atmosfera molto carica: “Ci sarà il tutto esaurito – spiega l’alzatore – e quindi ci aspettiamo tanto calore sugli spalti. Sarà una partita molto rognosa per noi perché proveranno a metterci in difficoltà con tutte le armi che hanno a disposizione. Il Roeselare è una squadra di qualità e quindi dovremo fare molta attenzione“.
E non è detto che per D’Hulst non ci sia l’occasione di giocare sul “suo” campo: “Questo lo deciderà il coach. Credo però che giocheremo con la formazione titolare, perché non possiamo commettere errori e il Roeselare non è arrivato ai quarti per caso“.