Di Redazione
Sarà ancora Valerio Baldovin l’allenatore della Kioene Padova per la stagione 2019/20. Per lui si tratterà del settimo campionato alla guida della prima squadra bianconera, con cui ha conquistato la promozione in Superlega, la vittoria di una Coppa Italia di A2 oltre a raggiungere la qualificazione ai play off scudetto nel 2015/16 e nell’ultima stagione.
Un cammino ricco di soddisfazioni, iniziato nel vivaio patavino già nel 2011 dove ancora oggi ricopre il ruolo di responsabile tecnico del settore giovanile. Contando anche le esperienze da coach del Samia Schio, tra serie A2, A1 e Superlega, finora ha collezionato 184 presenze da primo allenatore. Non solo: da quando è nata la “Superlega”, Baldovin è stato l’unico coach a non cambiare squadra.
«Ovviamente sono contento di proseguire questa bella avventura – spiega il tecnico bellunese – e ci attenderà una nuova sfida. In termini di risultati, il 2018/19 è stato eccezionale. Si è avverato il paradigma per cui “se si lavora bene, si ottengono risultati”. Non sempre ciò accade, ma abbiamo puntato le nostre forze sulla gestione del lavoro in palestra e questo ci ha premiato».
Cosa vuole portare di buono con sé nella Superlega 2019/20?«L’importanza dei rapporti umani e il voler lavorare tutti verso lo stesso obiettivo».
Che caratteristiche dovrà avere la nuova Kioene Padova? «Dovrà essere anzitutto una squadra equilibrata, perché solo la continuità in termini di prestazione sarà in grado di dare fiducia al gruppo. Non voglio parlare nello specifico di mercato perché questo segue le sue dinamiche che non sempre si possono controllare. Per quanto possibile, sarà importante partire da quanto di buono abbiamo fatto nella passata stagione con lo slancio di nuovi stimoli».
Alla sua quinta stagione consecutiva nel massimo campionato di pallavolo maschile, come è cambiato il gioco? «Si potrebbero scrivere interi libri su questo. Banalizzando, l’aspetto fisico è diventato fondamentale, a pari passo con quello tecnico. La battuta e la ricezione si sono evolute, ma ho notato che vi sono molte più difese e scambi lunghi rispetto al recente passato. A livello generale, questo ha portato ad una maggiore spettacolarizzazione del gioco».
Anche per il settore giovanile della Kioene Padova è stato un anno positivo. Come lo valuta?«In queste settimane si concluderanno vari tornei, per cui molti risultati si decideranno ora. Abbiamo già raggiunto due finali nazionali oltre all’accesso alla final eight di Boy League e ora alla Junior League. La serie B inoltre si è salvata in anticipo rispetto al termine della stagione. A prescindere dai risultati, il nostro obiettivo è quello di far partecipare le squadre a campionati in cui i ragazzi possano migliorare. Lo abbiamo dimostrato grazie anche al prezioso lavoro di tutti i tecnici del settore giovanile. Per una realtà come Padova, la possibilità di attingere dal proprio settore giovanile per far emergere giocatori di qualità nella prima squadra è importantissimo. Lo abbiamo dimostrato negli ultimi anni e questo dovrà essere sempre il nostro segno di riconoscimento».
(Fonte: comunicato stampa)