Di Redazione
La Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore deve alzare la testa, riscattarsi e ingranare. La brutta prestazione contro Bergamo, in cui è sfumata un’occasione per mettere in cascina punti importanti, deve essere un monito per la squadra di coach Volpini: inquadrare cosa non ha funzionato, sistemarlo, e ripartire.
“Sapevamo benissimo di dover giocare un altro tipo di partita contro una formazione come Bergamo ma non siamo mai state in grado di mettere in campo il nostro valore. Siamo state un po’ superficiali, inconsciamente, e questi
errori si pagano a caro prezzo. Eravamo consapevoli che Bergamo sarebbe arrivata con il coltello tra i denti, decisa a proseguire il momento positivo, e ci siamo un po’ lasciate travolgere dalla loro aggressività senza riuscire a opporre la nostra continuità ” dichiara amareggiata la centrale Ludovica Guidi in un’intervista de La Provincia.
Più una questione tecnicotattica o di testa?
“Credo che le due cose vadano di pari passo. Quando riesci ad essere lucido e presente di testa, con la giusta aggressività, anche i fondamentali funzionano meglio e riesci a fare la tua partita. È la prima volta che questo non
accade per tutto il match perchè anche con Novara e Conegliano, comunque, avevamo lottato”.
Ora, la Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore deve archiviare la pesante sconfitta e pensare solo alla prossima gara: l’anticipo di sabato prossimo, ore 17.00, contro Il Bisonte Firenze.
“Firenze è senza dubbio una squadra di qualità e soprattutto arriverà al match di sabato delusa e con tanta voglia di riscatto così come noi per aver perso male contro Roma nel match di lunedì. Fin lì loro avevano fatto davvero bene e dunque mi aspetto una partita tosta. Hanno un attaccante davvero molto abile come Nwakalor e un palleggiatore, Cambi, che con palla in mano considero davvero un ottimo regista. Per questo dovremo ritrovare la nostra aggressività al servizio, dovremo ritrovare ordine e compattezza in correlazione murodifesa, cose che non sono funzionate al meglio con Bergamo, e soprattutto quella fame e quell’attenzione che ci han permesso di vincere due gare come quelle con Scandicci e Roma”.
Suona la carica, quindi, Ludovica Guidi: centrale classe 1992, tornata in serie A1 dopo sei stagioni in serie A2.
“Il cambio di categoria non è semplice da assimilare, specie per altezze e velocità che ovviamente sono molto diversi
rispetto alla A2. Io ci sto mettendo tutto e spero di poter dare sempre il mio contributo alla causa, specie a muro“.