Il primo gennaio 2024 parte ufficialmente il mandato azzurro di Julio Velasco alla guida della nazionale femminile. Nel mirino, non serve neanche dirlo più ormai, i Giochi Olimpici di Parigi. “Lì protagonisti lo saremo di sicuro… nel bene o nel male” afferma con un pizzico di sarcasmo sulle colonne della Gazzetta dello Sport intervistato dal collega Gian Luca Pasini.
“Spero solo che attorno alle ragazze non si crei quel clima che ci sarà attorno ad altri azzurri come Jacobs o Tamberi – aggiunge – In Italia c’è uno strano sistema: prima della vittoria non ci crede nessuno, quando succede allora si deve vincere sempre. Noi, come la nazionale maschile, dobbiamo andare a Parigi con la gioia per provare a vincere, non con l’ansia di perdere”.
Inevitabile la domanda diretta su come Velasco pensa di gestire una giocatrice/personaggio come Paola Egonu: “Egonu è una giocatrice molto forte, riconosciuta da tutti, ma non deve avere più responsabilità delle altre. E su questo la difenderò sempre” sottolinea con vigore il nuovo ct azzurro, che poi fa un paragone addirittura con Messi e la vittoria del Mondiale dell’Argentina. “C’era un sacco di gente che tifava Argentina per vedere vincere Messi. A me piacerebbe che accadesse a Paola”.
Per concludere, una considerazione sul boom che sta avendo negli ultimi anni la pallavolo, e in particolare proprio il movimento femminile: “Questo sport ha un potenziale mostruoso – afferma Velasco – Può diventare un fenomeno di massa ancor più grande di quello che è perché il volley per le ragazze è quello che il calcio è per i maschi. Questa nazionale può avere un grande peso nel lanciare definitivamente questa disciplina”.