foto Lega Volley

Verona rimonta ma non ribalta Civitanova: la Coppa Italia va alla Lube

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Finisce al tiebreak anche la finale della Del Monte Coppa Italia 2025 e a vincerla è la Cucine Lube Civitanova al termine di un’altra gara folle e bellissima al cospetto di una Unipol Arena sold out (9.125 spettatori – 187.058€ di incasso). Sotto due set a zero, la Rana Verona è riuscita ancora una volta a riemergere, poi il quinto set lo ha iniziato male (sotto 5-10) e questa volta l’impresa non è riuscita. Gli scaligeri devono così rimandare l’appuntamento con il primo trofeo della loro storia, mentre per la Lube il conto sale a 26 titoli e questa è l’ottava coccarda tricolore in bacheca.

Una trofeo che arriva sicuramente in anticipo rispetto alla tabella di marcia della società, che quest’anno ripartiva da un nuovo progetto eppure il vizio di vincere non lo perde. Una maglia importante quella della Lube, una maglia in grado di portare rapidamente una squadra giovane a competere ai livelli più alti, e oggi anche a vincere. Una vittoria che non rispecchia assolutamente la carta d’identità di molti perché centrata con una prestazione di grande maturità agonistica, un pizzico di lucida spavalderia quando richiesto e soprattutto carattere da vendere. Tutto tradotto in un tiebreak giocato come se il match fosse iniziato in quel momento resettando completamente ogni pensiero legato ai due set precedenti persi sotto le bordate di Keita e Mozic.

Un capolavoro di tattica e strategia quello di Medei, che con il suo staff ha studiato gli avversari nei minimi dettagli mettendoli in crisi nei primi due parziali, lasciandoli sfogare nei due successivi per poi metterli subito sotto pressione nel set decisivo.

Eletto MVP capitan Fabio Balaso, ma onore al merito anche a Bottolo (19 punti e 3 ace), Loeppky (17), Nikolov (16), e anche 9 di un Gargiulo assolutamente da applausi e 8 (con 5 muri) di Chinenyeze. Per Verona altri 30 di Keita, mentre Mozic questa volta si ferma solo, si fa per dire, a 13.

Starting Players – Stoytchev e Medei partono con gli stessi titolari schierati nelle rispettive semifinali: Abaev-Jensen, Keita-Mozic, Zingel- Cortesia e D’Amico per Verona; Boninfante-Lagumdzija, Bottolo-Loeppky, Chinenyeze-Gargiulo e Balaso per Civitanova.

1° set – La Lube parte subito con le marce alte inserite, con Chinenyeze che a muro prende le targhe prima a Keita e poi a Mozic e Lagumdzija che manda in tilt l’autovelox dai nove metri (1-5). La prima pipe di Keita vale il -2 per Verona (5-7), il successivo attacco mani-out il -1 (6-7), ma Civitanova continua comunque a contenerlo molto bene a muro per poi colpire in contrattacco (7-10). I veneti non si lasciano intimidire, continuano a restare lucidi e trovano prima la parità ai 13 con un muro di Cortesia su Chinenyeze e poi anche il loro primo break di vantaggio (15-13). Medei chiama Poriya in battuta, ma il suo razzo-missile viene ricevuto a meraviglia, udite udite, proprio da Keita che nel fondamentale sta davvero sorprendendo in positivo in questa Final Four. I cucinieri accusano il colpo (20-17) e iniziano a sporcare le loro percentuali in attacco: fuori Lagumdzija, dentro Nikolov. Grazie ai colpi proprio del bulgaro la squadra di Medei riesce a rimettersi prima in scia (21-20), poi ad affiancarsi con una gran diagonale di Loeppky e infine a mettere addirittura la freccia con un ace di Gargiulo (21-22). Keita ribalta ancora la situazione in pipe (23-22), Mozic trova il mani-out che vale il set point (24-23) ma Lagumdzija, rientrato in campo, manda la contesa ai vantaggi. Altro ribaltamento di fronte (punto di Bottolo) e alla fine il primo set lo chiude Boninfante murando addirittura Mozic (24-26). Come inizio decisamente niente male per questa finale di Coppa Italia.

2° set – La Rana balza subito avanti di un break a inizio del secondo set (2-0), mantiene il vantaggio per qualche scambio poi viene ripresa ai 6. Lagumdzija in attacco continua a non trovare sempre la giusta mira, ma a muro scatta un’altra fotografia a Keita (8-8). Anzi, fate due (8-9). Il maliano sbaglia anche l’attacco successivo e allora Stoytchev capisce che è il momento di fare due chiacchiere e ferma il gioco con i suoi sotto di due (8-10). Altro errore (diagonale lunga) del numero 9 di Verona, altro murone sempre sul numero 9 di Verona, e Civitanova scappa via (8-12). Per la Rana in questo momento sembra quasi di assistere alla sfida di campionato persa contro Monza che su Keita aveva stampato una serie infinita proprio di murate. Decisamente non un bel segnale per gli scaligeri. Al netto degli errori di Lagumdzija (29% nel primo set, appena 20% in questo), ancora discontinuo in attacco, la Lube gestisce, colpisce (ace di Boninfante per il 14-20) e alla fine allunga con Loeppky (15-22, 15-23) portandosi meritatamente sul due a zero nel computo dei set (15-25 con l’ennesimo muro di Gargiulo).

3° set – Proprio come in semifinale contro Perugia, Verona si ritrova ancora spalle al muro. Avrà la stessa reazione? Quando Keita e Sani (dentro per Jensen) si scontrano tentando di schiacciare lo stesso pallone (5-5) verrebbe da pensare di no. Civitanova, ad ogni modo, non riesce ad azzannare i veneti alla giugulare (7-7, 10-10, 12-12). Errore gravissimo, perché l’ace di Abaev, l’attacco in parallela di Keita e il muro di Sani su Loeppky valgono il +3 che potrebbe far uscire la squadra di Stoytchev dal reparto rianimazione. Arriva anche l’ace del maliano (20-16) e il settore dei tifosi gialloblù, capitanato dall’onnipresente papà di Mozic in versione tamburista, esplode assordando l’intera Unipol Arena. L’onda veneta si increspa sempre di più e Civitanova rischia l’annegamento. Tre ace in fila di Nikolov la riacciuffano per i capelli (23-22), ma alla fine il set si chiude sul 25-23 nel segno ancora di Keita. I titoli di coda possono attendere!

4° set – Adesso è lotta di nervi tra le due squadre, ma la Verona che torna in campo nel quarto set sembra avere ora gli occhi della tigre e la bava alla bocca di un lupo affamato: 6-1 e timeout chiamato da Medei. Ciaone Clark Kent, ben tornato Superman: Keita e Mozic ora indossano entrambi il mantello da supereroi e per la Lube è notte fonda (13-5, 15-10, 17-11). Persino il nastro dice no al jolly Poriya dai nove metri. L’unico che in questa fase continua ad andare regolarmente a segno per Civitanova è il solo Nikolov. L’unico errore che può commettere Verona ora è quello di cantare vittoria troppo presto. Errore che puntualmente rischia di commettere. Bottolo e Loeppky rimettono Civitanova in rotta di collisione (20-18) e un set che sembrava chiuso già da un pezzo ora potrebbe riaprirsi improvvisamente proprio sul finale. Spirito entra e trova però l’ace che vale il nuovo +4 (23-19) e alla fine Verona completa anche questa rimonta caricando la sua spara palloni più letale: Noumory Keita (25-21).

5° set – Il tiebreak inizia però con due errori proprio dello schiacciatore gialloblu, Civitanova va anche sullo 0-3 e Stoytchev ferma immediatamente il gioco. A rimettere quasi in bolla gli scaligeri ci pensa Mozic (attacco e muro), ma Nikolov di polpastrelli riporta i suoi sul +3 (2-5). La magia di sinistro di Loeppky, ormai un marchio di fabbrica, tiene salde le distanze (4-7) e un altro suo punto porta le squadre al cambio di campo sul 5-8 in favore dei cucinieri. Il muro degli uomini in nero contiene Keita per tre volte di fila e alla fine arrivano l’infilata di Bottolo e l’errore di Verona che allargano la forbice (5-10). Quando Chinenyeze stampa il muro su Keita il tabellone del punteggio segna 8-13 per la Lube. Una mezza sentenza. Il mani-out di Nikolov vale il primo match point (9-14), il sigillo finale lo mette Bottolo in pipe. La Coppa Italia 2025 è della Cucine Lube Civitanova.

Rana Verona 2
Cucine Lube Civitanova
3
(24-26, 15-25, 25-23, 25-21, 10-15)
Cucine Lube Civitanova: Boninfante 2, Bottolo 19, Gargiulo 9, Lagumdzija 8, Loeppky 17, Chinenyeze 8, Bisotto (L), Orduna 0, Balaso (L), Hossein Khanzadeh 0, Nikolov 16, Dirlic 1, Podrascanin 0. N.E. Tenorio. All. Medei.
Rana Verona: Abaev 4, Mozic 13, Cortesia 2, Jensen 4, Keita 30, Zingel 4, Baschera (L), D’Amico (L), Chevalier 0, Sani 5, Spirito 1, Vitelli 3. N.E. Bonisoli, Zanotti. All. Stoytchev.
Arbitri: Simbari, Goitre.
Note – durata set: 28′, 23′, 26′, 29′, 17′; tot: 123′.

Dal nostro inviato Giuliano Bindoni

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI