Di Redazione
Il match tra Anthea Vicenza e Assitec Sant’Elia, vinto dalla squadra veneta in quattro set, è stato oggetto di un episodio controverso proprio sull’ultimo punto della gara.
Sul 24-23 in favore di Vicenza, già avanti 2-1, l’Anthea si è portata al servizio con solo cinque giocatrici in campo. Da regolamento, ovviamente, devono sempre esserci 6 atlete sul taraflex e, in questo caso, a mancare era il libero. Dalle immagini video della partita emerge che nessuno se ne è accorto, tantomeno gli arbitri che hanno, infatti, acconsentito al regolare svolgimento dell’azione, conclusa in favore proprio di Vicenza che ha così festeggiato la vittoria.
Secondo quanto scritto dall‘Assitec Volleyball Sant’Elia, in un comunicato stampa a firma della presidente Silvia Parente, immediatamente lei stessa e il capitano della squadra si sono recate dagli arbitri per contestare l’azione, preannunciando reclamo. Tuttavia, la società laziale ha poi deciso di non proseguire con il ricorso, motivando così la scelta in un comunicato:
“Abbiamo intenzione di non dare continuità al giusto reclamo presentato agli arbitri nell’immediatezza della partita per non creare turbative, vista anche l’incertezza dell’esito, sulla meritata festa dell’Aragona e non creare alcun minimo dubbio sulla regolarità di un campionato, ma anche di uno sport eccezionale che moltissimo ci ha regalato non solo in questa prima esperienza in Serie A, ma anche nei sedici anni di attività in questa disciplina“.
“(…) Occorre però segnalare che il comportamento da parte dei giudici di gara è stato decisamente anomalo. – continua Parente – appena concluso il punto che ha decretato la fine della partita, la sottoscritta e il capitano hanno provato a interloquire con un arbitro, con tanto di ricorso già firmato, ma è ci è stata contestata la non tempestività dell’obiezione. L’azione irregolare, comprovata da prova video, era peraltro stata segnalata in diretta e quindi in tempo reale dallo speaker (del Vicenza). Non è nostro costume alimentare la cultura del sospetto, ma, stante la duplice esperienza di questa stagione, ci permettiamo di suggerire di evitare comunque di designare arbitri del luogo, soprattutto in partite in cui la posta in palio è per tutti così importante. Ad ogni buon conto, e al di là quindi degli errori umani, il campo ha dato il suo verdetto: complimenti all’Anthea Vicenza per aver disputato una buona gara ed alla Seap Dalli Cardillo Aragona per aver raggiunto un traguardo straordinario come la permanenza in Serie A2“.
Un episodio simile si era verificato anche pochi giorni prima nel corso di Gara 2 della Finale Scudetto di Serie A1 tra Vero Volley Monza e Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano: in quella circostanza era stata la centrale di Conegliano, Raphaela Folie, a non lasciare il posto al libero al termine di uno scambio, lasciando così la sua squadra in campo (per pochi secondi) con 7 giocatrici. Ma anche in quel caso, nonostante le proteste monzesi, i direttori di gara non si erano accorti di nulla.
(fonte: Comunicato stampa)