Vigilia Europei, Anzani: “Non partiamo da favoriti, ma pensate all’Argentina a Tokyo”

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Di Redazione

L’Italia rinnovata, l’Italia giovane, quella del riscatto dopo Tokyo, è pronta a partire per l’avventura firmata Europei. L’esordio con la Bielorussia apre le porte ad un’altra Nazionale azzurra, rigenerata nel roster e rinovvellata in panchina. Un’Italia dove non mancano, però, i veterani: le ossa più solide di uno scheletro che sta guarendo qualche frattura.

Tra queste ossa, sicuramente Simone Anzani ricopre un ruolo di grande responsabilita, in qualità anche di vice capitano, come racconta lui stesso in un’intervista a Il Resto del Carlino Macerata.

Anzani, come si vive la vigilia, con alle spalle la delusione di Tokyo 2020?

“Il passato è passato, l’uscita ai quarti di finale a Tokyo me la sono portata dietro tanti giorni, credevo potessimo arrivare in semifinale. Adesso però c’è da pensare agli Europei. La differenza rispetto a Tokyo quasi due mesi fa è che ora siamo un gruppo completamente nuovo. E’ iniziato un ciclo diverso composto da atleti giovani che hanno tanta energia”.

I bookmakers danno il trionfo azzurro a 16. Domani debutto agevole con la Bielorussia, poi che aspettative ci sono?

“L’Argentina era ritenuta più debole, poi sappiamo com’è finita. Potrei anche citare la Francia che ha avuto un girone olimpico pessimo, si è qualificata solo grazie ai quozienti set ma poi ha buttato fuori la Polonia nei quarti e il Brasile in semifinale. I pronostici sono solo sulla carta, conterà il campo e noi dovremo amalgamarci partita dopo partita, mattone dopo mattone. Dove arriveremo sarà comunque il punto di partenza per un nuovo ciclo, proiettandoci al Mondiale dell’anno prossimo e alle Olimpiadi del 2024”.

A 29 anni è il più anziano nella “nuova Italia”, che effetto fa?

“Sono anche vice capitano, quindi avrò più responsabilità e oneri, dovrò dare l’esempio tecnicamente e mentalmente. Però a 29 anni non mi sento affatto vecchio…”

Tra le nuove leve, c’è un giocatore che l’ha sorpresa maggiormente?

“Yuri Romanò. Ha sempre giocato in A2 quindi non lo avevo affrontato, è un ottimo opposto e può darci una grossa mano”.

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