Di Alessandro Garotta
Nell’immensità del bacino di talenti di cui molti parlano, è sempre difficile capire chi possa diventare davvero una stella internazionale e chi meno. Se si tratta di Vita Akimova, tuttavia, si va sul sicuro. La bravura della 20enne opposta russa è incontestabile, e anche analizzando soltanto i primi mesi della sua esperienza al Volero Le Cannet si può notare un miglioramento tutt’altro che insignificante. E questa prima parte di stagione positiva in Francia si è andata ad aggiungere al lungo processo di crescita di cui è stata protagonista in patria con Dinamo-Ak Bars Kazan e Dinamo Metar.
Alla vigilia della partita di Champions League contro la Vero Volley Milano, Akimova si è raccontata in un’intervista esclusiva a Volley NEWS.
Vita, racconta qualcosa di te ai nostri lettori.
“Trovo sempre difficile parlare di me, ma posso dire di essere una persona molto emotiva e sempre propositiva: questi aspetti del mio carattere mi aiutano sia nella quotidianità sia nella pallavolo. Al di fuori dello sport, mi piace viaggiare e fare nuove avventure: è qualcosa che mi dà una carica in più. Inoltre, amo leggere libri, ascoltare musica, suonare strumenti musicali e tanto altro ancora. Forse, però, sarebbe meglio rivolgere questa domanda alle mie amiche o alle compagne di squadra: loro sapranno parlarvi di me più dettagliatamente“.
Com’è nata la tua passione per la pallavolo?
“La pallavolo è uno sport bellissimo, emozionante, che dà gioia. Ogni partita ti trasmette sensazioni uniche. Quando ho incontrato questa disciplina per la prima volta, il fuoco della passione si è acceso in me e ovviamente arde ancora adesso“.
Com’è stato il tuo percorso pallavolistico prima di trasferirti all’estero?
“Ho iniziato a praticare la pallavolo nella mia città natale, Surgut. Dopo qualche buon risultato, sono stata chiamata dalle selezioni giovanili della Russia e dalla Dinamo Kazan. Questo club è stato molto importante per la mia crescita, anche perché mi ha fatto esordire nella SuperLeague russa. Poi, per giocare con maggiore continuità, mi sono trasferita alla Dinamo Metar, un club di Chelyabinsk, dove da punto di riferimento principale in attacco sono arrivata nella Top 3 per punti realizzati in campionato. Infine, mi è arrivata un’offerta dal Volero Le Cannet in Francia: ho visto grandi prospettive per il mio futuro, quindi ho colto al volo questa opportunità ed eccomi qui!“.
Qual è stato il momento più bello della tua carriera finora?
“Ci sono tanti bei momenti che resteranno per sempre nel mio cuore. Per esempio, la vittoria del Campionato Europeo Under 17, il premio di miglior opposto del Campionato Mondiale Under 20 e ovviamente la mia prima stagione all’estero con il debutto nel campionato francese e in Champions League“.
E il miglior consiglio che pensi ti sia stato dato?
“Fai sempre del tuo meglio, al di là delle circostanze. Ho ricevuto questo consiglio dalle persone a me più care e lo ritengo molto prezioso, soprattutto perché mi aiuta nei momenti più difficili“.
Cosa pensi quando ti descrivono come un astro nascente della pallavolo russa? È qualcosa che ti motiva a fare sempre meglio?
“Sì, è davvero una grande motivazione per me. Il mio obiettivo è di diventare la giocatrice più importante della nazionale russa e i successi che ottengo mi motivano a lavorare ancora più duramente per raggiungere questo traguardo“.
Parliamo della tua esperienza con il Volero Le Cannet. Come mai hai deciso di trasferirti in Francia? Quali sono le tue aspettative?
“La Francia ha un ottimo campionato, con buone giocatrici e bravi allenatori. E il Volero è un club che può contare su una grande organizzazione e professionisti preparati: coach, fisioterapisti e dirigenti. Ecco perché ho fatto questa scelta. Inoltre, qui puoi trovare un’atmosfera straordinaria, che ti permette di coltivare le tue ambizioni. Proprio per questo, io e la mia squadra vogliamo raggiungere grandi risultati. Il mio obiettivo principale al Volero è quello di crescere e diventare una giocatrice di calibro internazionale, grazie al lavoro con le figure professionali che questo club offre“.
Quali sono le sfide che hai dovuto affrontare nei tuoi primi mesi in Francia? Mi riferisco soprattutto alla barriera linguistica, a una cultura diversa e al nuovo sistema di gioco.
“In realtà, non ho incontrato grosse difficoltà. Certamente, qui la pallavolo è diversa da quella russa: è più veloce e più dinamica. Ma come potete vedere, mi sono adattata bene. Al di fuori della pallavolo non ho incontrato ostacoli insormontabili, soprattutto grazie al club e al mio procuratore, che mi hanno aiutato ad ambientarmi in una nuova realtà. Quando sono arrivata avevo già una buona conoscenza dell’inglese, quindi non è stato difficile comunicare. Inoltre, trovo molto interessante la cultura di questo paese e sono felice di conoscerla: ogni giorno imparo qualcosa di nuovo“.
Qual è il bilancio della prima parte di stagione? Quali sono state le vostre migliori qualità?
“Le impressioni sono davvero positive. Il campionato francese è competitivo e vivace, dal momento che tutte le squadre giocano ad un livello molto alto. Posso dire che le nostre migliori qualità sono l’atmosfera all’interno del club, l’energia che mettiamo ogni volta sul campo e le grandi motivazioni: ciascuna di noi dà il massimo sia in allenamento sia in partita. Questo ci permette di migliorare costantemente il nostro livello di gioco“.
Il match tra Volero Le Cannet e Vero Volley Milano sarà decisivo per il primato della Pool B di Champions League. Cosa ti aspetti? E che partita è stata quella dell’andata?
“È stata una grande partita! Siamo molto contente del risultato che abbiamo ottenuto. Senza dubbio, giocare da squadra è stata la chiave della nostra vittoria: tutti hanno fatto tutto al meglio. Per domani le aspettative sono le più alte possibili e devo dire che il risultato della gara di andata non ha fatto altro che aumentare la fiducia nei nostri mezzi“.
Quali sono i tuoi sogni nel cassetto come pallavolista?
“Sicuramente vorrei diventare una giocatrice di calibro internazionale, una top player, e raggiungere il massimo del mio potenziale. Questo è l’obiettivo principale e sono convinta che tutto il resto arriverà di conseguenza“.