VNL maschile, l’Italia dura solo un set con il Canada. Ora serve un’impresa per le Final Six

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Di Redazione

Il cammino verso le Final Six di Volleyball Nations League si mette tutto in salita per l’Italia, già dopo la prima partita della pool di Brasilia. Gli azzurri in versione “baby”, senza neppure l’unico titolare Giannelli, incantano nel primo set contro il Canada, ma poi si smarriscono e subiscono un 1-3 severo quanto meritato. Ora la squadra di Blengini è fuori dalle prime cinque e per qualificarsi dovrà compiere due vere e proprie imprese contro Francia e Brasile, ma anche sperare in un passo falso della Polonia, che l’ha staccata grazie al successo sul Giappone.

La battuta è il fondamentale che determina l’andamento della partita: nel primo set gli azzurri riescono a essere efficaci al servizio e mandano gli avversari in confusione, ma dal secondo parziale è il Canada a forzare dai nove metri e l’Italia non trova le contromisure, cadendo sotto i colpi di Nicholas Hoag (3 ace) e di uno scatenato Stephen Maar (19 punti). Da sottolineare anche la grande prova di Walsh, che vince nettamente la sfida in regia con Sbertoli.

Il termometro della prova dell’Italia è Oleg Antonov, che gioca un gran primo set in cui sembra galvanizzato dalla fascia di capitano, ma pian piano sparisce dal campo fino a essere sostituito da Cavuto. Più continua la prova di Daniele Lavia (14 punti con il 57% in attacco), sicuramente il migliore dei suoi.

L’Italia tornerà in campo domani, sempre alle 22, contro la Francia (diretta tv su Eurosport 2); tra poco i francesi saranno invece di scena contro il Brasile nell’ultima partita della giornata.

1° SET – Blengini parte con Sbertoli in regia, Pinali opposto, Russo e Polo al centro, Lavia e Antonov schiacciatori e Balaso libero; il Canada risponde con la diagonale Walsh-Sclater e poi Vigrass e Vandoorn al centro, Hoag e Maar in posto 4 e Bann libero. Partita da subito molto intensa, con scambi lunghi e combattuti: l’Italia parte forte con tre punti di Lavia (3-1) ma viene raggiunta sul 6-6. All’ace di Antonov (9-7) risponde Hoag per la nuova parità, poi il servizio di Russo è altrettanto efficace (11-9). Poi ci pensano Lavia dai nove metri e Antonov in prima linea a scavare il break decisivo: dal 12-11 si passa al 18-11 con 4 punti del neo-capitano. Nel Canada entra Darocco, che combina subito due disastri (22-12); ancora Antonov si procura il set point e Hoag concede l’errore del 25-15.

2° SET – Si riprende a giocare sul filo dell’equilibrio (3-4, 7-6), con l’Italia che non riesce a essere efficace al servizio come nel primo parziale, ma colpisce in attacco e a muro con Lavia. Il primo break lo siglano gli azzurri grazie a due errori del Canada (13-11), che però risponde con un micidiale turno di servizio di Maar e tre punti di Vandoorn (13-15). Blengini ferma il gioco, ma al rientro l’Italia sbaglia tutto il possibile, commettendo tre errori consecutivi e subendo il 14-19 di Hoag. Lo stesso ex schiacciatore di Perugia infila due ace per il 16-23, chiudendo in pratica i conti; Polo e Antonov annullano due set point, ma alla fine è Vandoorn a mettere giù il 20-25.

3° SET – Ancora lotta punto a punto, ma gli azzurri sembrano meno convinti e concedono a Hoag il primo break (5-7). Il Canada è più solido e si regala il 7-10 con il muro vincente di Vigrass, poi mantiene il vantaggio con un Maar inarrestabile in pipe (10-13). Un altro servizio efficace di Vandoorn, trasformato da Hoag, frutta l’allungo ai canadesi (12-16); ma nel momento più difficile l’Italia torna in carreggiata grazie a un attacco di Lavia e a un lunghissimo scambio chiuso dalla doppia di Hoag (17-18). La rimonta però non si completa: Antonov pesta la riga in attacco e riporta avanti il Canada (19-22). L’Italia ci riprova con Pinali e l’errore di Hoag (19-21), ma poi subisce due gran muri di Vandoorn e dello stesso Hoag per il 21-24. Al secondo set point chiude Vigrass mandando avanti il Canada (22-25).

4° SET – Nell’Italia ci sono Cavuto e Ricci per Antonov e Polo. Gli azzurri si aggiudicano il primo break grazie a un attacco di Russo (6-4), ma il Canada si rifà sotto con Maar e passa avanti con un nuovo ace di Hoag (8-9). Si resta in equilibrio fino al 12-12, poi è Maar ad andare a segno dai nove metri (12-14) e l’ottimo Walsh smarca Sclater per l’allungo canadese (13-16). Non mollano Pinali e Lavia (16-17), ma qui l’Italia si ferma: sul servizio di Hoag arriva un altro break di 0-4. Entrano Spirito e Argenta e si interrompe la serie, ma è troppo tardi: il Canada gestisce perfettamente il vantaggio, due errori azzurri concedono il match point (17-24) e Vandoorn a muro mette fine all’incontro.

Italia-Canada 1-3 (25-15, 20-25, 22-25, 18-25)
Italia: Sbertoli, Spirito, Raffaelli, Mazzone ne, Balaso (L), Ricci 2, Russo 7, Antonov 14, Pesaresi (L), Lavia 14, Polo 8, Cavuto 2, Argenta 1, Pinali 14. All. Blengini.
Canada: Perrin ne, Marshall (L) ne, Hoag 16, Maar 19, Derocco 1, Vandoorn 9, Van Berkel ne, Loeppky ne, Sclater 15, Vigrass 7, Bann (L), Szwarc, Walsh 1, Schriemer. All. Hoag.
Arbitri: Charles (Trinidad e Tobago) e Casamiquela (Argentina).

Classifica: Iran (33 punti) e Brasile* (30 punti) 11 vittorie; Russia (29) 10 vittorie; Francia* (28) e Polonia (24) 9 vittorie; Italia (25) e Canada (23) 8 vittorie; Argentina (22) e USA (22) 7 vittorie; Serbia (14), Giappone (14) e Bulgaria (13) 5 vittorie; Germania (11) 3 vittorie; Australia (10) e Portogallo (7) 2 vittorie; Cina (4) 1 vittoria.
*Una partita in meno

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