“Chi vince deve governare, chi perde deve vigilare”, si apre con questa affermazione il Manifesto che accompagna la messa online, avvenuta ieri nel tardo pomeriggio, del nuovo sito www.volleyfuturo.it.
Per scoprire il significato e il “perché” di questa piattaforma e dei suoi moderni strumenti di comunicazione è sufficiente andare a “sbirciare” sotto la voce “Chi siamo”: Alessandra Marzari, Marco Bergonzi, Gianfranco Formentin, Giusy Cenedese, Anna Fenos e Francesco Marcetti, sono loro che hanno dato vita al gruppo e al progetto di “Volley Futuro”.
L’intento del sito appare chiaro: “Per il 47% che ci ha votato, continueremo a vigilare con un programma di incontri regolari tra di noi. Vigileremo sulle attività del Consiglio Federale, sulle presenze e sulle attività dei consiglieri e sugli obiettivi che Bruno Cattaneo e la sua squadra hanno presentato in Assemblea. A tutti coloro che hanno votato per il nostro programma possiamo dire che noi saremo qui per dare voce ai nostri principi, che ci fanno credere nello sport del futuro con passione, competenza, impegno e managerialità. Il sito volleyfuturo.it vi terrà informati sugli accadimenti federali, ma soprattutto sarà un luogo di segnalazioni, di comunicazioni, di scambi di idee e di innovazione”.
Diverse sono le sezioni del sito che appaiono già interessanti: dalla pubblicazione dello statuto della Federazione Italiana Pallavolo, commentato e spiegato punto per punto, fino al monitoraggio critico dell’attività del Consiglio Federale, dall’utile sezione dedicata ai “Servizi per le società” al format di contatto “guidato” dall’hashtag #lapallavolochenonvorrei.
Tra tutte, però, vogliamo segnalare un link a una pagina da cui iniziare la vostra visita alla scoperta del sito volleyfuturo.it: http://www.volleyfuturo.it/cambiamo-il-voto/.
E’ la sezione dedicata a una proposta per richiedere delle nuove modalità di voto in vista delle future elezioni della Fipav (il consiglio è di guardare il video), uno dei “cavalli di battaglia” della lista legata a Carlo Magri che si è presentata alle ultime votazioni nazionali di Rimini (quelle vinte da Cattaneo per solo tre voti percentuali in più: il 53 contro il 47%), lista da cui nascono anche la squadra e l’idea di volleyfuturo.
Se sarà un successo e un’autentica rivoluzione solo il tempo potrà dirlo e darà le risposte, ma di certo – e finalmente! – il panorama della pallavolo italiana ha iniziato ad animarsi (non più solo in campo), e può essere soltanto un bene.
In questo volleyfuturo, un nome che è già un programma, ha fatto la sua mossa d’esordio raccogliendo l’eredità dell’ex lista di Magri che ha rappresentato nel panorama della gestione federale italiana una sorta di “rottura” rispetto al passato proponendo diverse figure inedite per il mondo della politica sportiva e di grande competenza e preparazione: c’è da essere sicuri che questo sito non resterà l’unico passo che muoverà la squadra che lo anima per il futuro del volley.