Di Redazione
La sua prima stagione di lavoro nella piazza cremasca è stata interrotta, come vale per tutti, dall’avvento del Coronavirus che ha stoppato anche i campionati delle formazioni giovanili. Il tutto, tra l’altro, in un periodo – la primavera – che rappresenta il banco di prova per definizione dei progressi dei mesi precedenti attraverso il lavoro quotidiano. I campionato di categoria e di divisione non si sono conclusi, ma i miglioramenti fatti ovviamente non vanno persi . In casa Volley Offanengo, a tirare le somme è Giorgio Riccardi, responsabile tecnico del settore giovanile del sodalizio presieduto da Pasquale Zaniboni. L’attività giovanile ha visto la partecipazioni ai campionati under 12, under 14, under 16, under 18 e Prima divisione femminile, oltre all’attività promozionale S3 (minivolley).
“Ero al mio primo anno a Offanengo – racconta Riccardi, bresciano di Orzinuovi e figura di grande esperienza tecnica nel mondo del volley – e in questa stagione è difficile trarre un bilancio, anche perché l’annata si è interrotta in anticipo a causa del Coronavirus. In ogni modo, il percorso era ed è stato comunque sempre orientato alla crescita delle ragazze nelle varie fasce d’età che compongono la nostra “filiera rosa””.
Partiamo dall’alto, con l’under 18 impegnata anche in Prima divisione.
“Entrambi i campionati stavano andando tutto sommato bene, nelle ultime partite avevamo innestato anche Cicoria e Rossi (atlete nel roster della B1 targata Chromavis Abo) in under 18. Il gruppo stava facendo bene sia per risultati sia per lavoro impostato”.
Scendiamo di un gradino con l’under 16?
“Il percorso impostato già in precedenza con Marianna Bettinelli (allenatrice della squadra, ndc) stava proseguendo bene, con la squadra che ha vinto praticamente quasi tutte le partite e che ha potuto mettere in mostra anche un paio di individualità interessanti in prospettiva”.
Infine, le fasce più basse d’età.
“In questo caso il discorso era più ampio e peccato on aver proseguitola stagione perché under 14 e under 12 stavano mettendo in atto progressi a più lungo termine. La 14 stava lavorando con Guido Marangi con una buona metodologia, mentre con la 12 si provava a collegare il discorso anche con le scuole e agganciarlo sotto al minivolley (S3)”.
Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
“Lasciare il lavoro a metà non è mai bello, da parte mia ho la volontà di continuare a raccogliere i frutti del lavoro e quindi proseguire questa avventura a Offanengo, ovviamente se la società mi darà la possibilità e ci saranno i presupposti per portare avanti questo tipo di scorso. Sicuramente questo anno mi è piaciuto, sia nel ruolo di responsabile tecnico sia in quello di allenatore quando c’è stato bisogno di andare in panchina”.
Sei anche il papà di Camilla, giovane libero (classe 2000) della Chromavis Abo, la prima squadra del Volley Offanengo che militava in B1 femminile. Come sta crescendo?
“Dopo un periodo di ambientamento si è inserita bene, sfruttando la metodologia di lavoro di coach Dino Guadalupi, che è molto attento ai particolari. Camilla l’ho vista migliorata, soprattutto di testa”.
(Fonte: comunicato stampa)