Di Redazione
Lo stop illimitato allo sport di ogni livello e grado ha colpito anche le Società del territorio, le Associazioni che, vivendo su quote e sponsorizzazioni, portano avanti l’attività anche nei piccoli centri, lontano dalle grandi città. L’Unione Pallavolo Valdinievole, coinvolta da quest’anno nel Volley Up Project, fa parte di questo target: attiva dal 1984, non ha mai vissuto niente di simile, così come le altre realtà.
Da un giorno all’altro il Palazzetto “Spadoni” ha chiuso i battenti, e tutti si sono ritrovati a casa: dirigenti, atlete della prima squadra (serie C regionale) e del settore giovanile, tecnici, famiglie, sostenitori. La Società del presidente Landi, dopo un comprensibile momento di smarrimento, ha iniziato a studiare misure e modi per affrontare la difficile situazione, ma tra le tante strategie organizzative interne, ha subito compreso quanto fosse importante comunicare anche all’esterno: motivare, rassicurare, fidelizzare, tutte le tesserate e quanti sono coinvolti a vario titolo nella vita dell’Associazione.
Ecco che l’UPV si è mostrata attivissima sia sulle chat dei vari gruppi, che sui social, postando continuamente, una o due volte al giorno: foto, video, pensieri, con l’obiettivo di non disperdere il patrimonio di appartenenza e entusiasmo coltivato negli anni ma, in modo particolare, negli ultimi mesi e settimane, costellati di soddisfazioni e successi a tutti i livelli. L’hashtag utilizzato? #neverstopdreaming, mai smettere di sognare, un invito a stare a casa ma senza rinunciare a immaginarsi o…sognarsi, appunto, alle prese con un pallone e una rete.
L’invito è stato veicolato grazie alle splendide ragazze della Serie C regionale AM Flora, protagoniste, fino alla sosta, nel proprio campionato di categoria. Una al giorno, hanno ricordato il motto societario, stimolando ovviamente la fantasia e la creatività delle più giovani, che guardano a loro come punto di riferimento: dalle atlete Under 16, alle piccoline del minivolley, in tantissime hanno prodotto video e foto a tema, con l’invito a non smettere si sognare, a continuare a crederci, reiterato da mille voci.
Nel frattempo lo staff tecnico ha continuato a seguire attentamente le ragazze del settore agonistico, inviando schede e filmati per la parte fisica, e per quella tecnica, senza trascurare l’aspetto del mental coaching, con titoli di film e libri, con una presenza costante che si è concretizzata, per alcuni gruppi, in video-riunioni, grazie alle piattaforme digitali. In attesa che l’emergenza finisca, e che tornino ad accendersi le luci nelle palestre e nei palazzetti; il fischio degli arbitri, il vociare del pubblico, le grida di esultanza, i cori, daranno il segnale che la palla ha ripreso a volare di qua e di là della rete. Che si è tornati, insomma, alla vita di prima.
(Fonte: comunicato stampa)