La WiMORE Salsomaggiore è lieta di annunciare la promozione in prima squadra del centrale Leonardo Conforti, che nella passata stagione militava tra le fila dell’Under 17 Regionale. Nato il 3 maggio 2007 a Parma e alto 195 centimetri, Conforti ha praticato calcio fino all’età di 14 anni e solo dal dicembre 2021 si è concentrato esclusivamente sulla pallavolo, dove, nonostante la giovane età, si sta già togliendo parecchie soddisfazioni: vanta una partecipazione alla Final Four Regionale in Under 15, la convocazione nel Club Italia Allargato e all’ultimo Trofeo delle Regioni di Campobasso, in cui era uno dei punti fermi della Rappresentativa Regionale dell’Emilia Romagna che si è classificata al sesto posto. Ora il salto in Serie A3 conferma le sue enormi potenzialità. “Già essere chiamato in A è stato bellissimo, non me l’aspettavo. Di sicuro avrò tanto da imparare anche durante gli allenamenti”.
Quali saranno i prossimi step da migliorare?
“Direi, in primis, l’attacco sia a livello di potenza che di tecnica ma, in generale, posso crescere in tutti i fondamentali. Quello che finora mi riesce meglio è il muro che ho potuto affinare ulteriormente quest’anno anche in Selezione Regionale”.
Cosa rappresenta per te la piazza di Parma?
“È una bella società, mi è piaciuto il fatto che abbiano puntato anche sui giovani. Ma qui si lavora bene fin dalle fasce più basse: in Under 15 c’era un signor allenatore come Pietro Scarduzio che ha calcato palcoscenici prestigiosi e non smetterò mai di ringraziare Matteo Meli, assieme al quale sono maturato tanto”.
Hai già parlato con il tuo coetaneo Monica?
“Innanzitutto, ci siamo fatti i complimenti a vicenda poi sappiamo già che dovremo impegnarci a fondo per stare al passo dei compagni più esperti. Degli altri conosco Zecca di persona, sarà un piacere allenarmi con lui”.
Chi è il tuo modello?
“Simon è molto forte, penso sia un’ispirazione per tutti i centrali. Ma, tralasciando il mio ruolo, ammiro anche Giannelli e Michieletto”.
Qual è il sogno nel cassetto?
“Vorrei continuare a migliorarmi e giocare contro squadre competitive. Se do tutto me stesso in una partita, mi basta per essere felice. A prescindere dal risultato finale”.
(fonte: Comunicato Stampa)