La storia ha qualcosa di paradossale: tra tante società che rinunciano a priori alla Serie A3 (o addirittura a categorie superiori) per difficoltà economiche o strutturali, chi invece la vorrebbe giocare è impossibilitato a farlo per… 10 centimetri. Come riporta La Prealpina, infatti, lo Yaka Volley Malnate, piccola società della provincia di Varese, è stato costretto a comunicare alla Lega Pallavolo Serie A la sua rinuncia a disputare il campionato, dopo la storica promozione conquistata ai playoff: il motivo è la mancata omologa dell’impianto di gioco di via Gasparotto. A “sforare” l’altezza minima di 8 metri prevista dal regolamento sono alcune travi di sostegno del soffitto, più basse di soli 10 cm, appunto.
Una vera e propria beffa per la società che, pur essendo espressione di un piccolo comune di 16mila abitanti (e di un progetto nato anni fa in modo quasi amatoriale, dall’unione di Stella Azzurra Malnate e Intercomunale Cagno), aveva fatto ogni sforzo per prendere parte al campionato. Tanto che, nonostante le numerose richieste ricevute, il suo nome non compare nell’elenco delle cessioni dei diritti approvate dalla Lega. Ora però, paradossalmente, lo Yaka avrà molte più difficoltà a trovare un acquirente e contemporaneamente sarà costretto ad andare alla ricerca di un nuovo titolo di Serie B. A meno che Federazione Italiana Pallavolo e Lega Pallavolo Serie A non decidano di chiudere un occhio…
“Si è valutata la soluzione di gareggiare in altre strutture già omologate – fa sapere il Club – ma, a prescindere dal dispendio
economico non indifferente per il loro affitto, la nostra volontà sarebbe quella di non sradicare il progetto da Malnate, proprio per la presenza di un impianto che, secondo noi, è tra i più belli e funzionali della provincia di Varese. Cogliendo appieno questo nostro sentimento, l’Amministrazione Comunale di Malnate, ci ha confermato il proprio sostegno e l’impegno a valutare soluzioni per la ristrutturazione del palazzetto affinché possa adempiere al meglio alla sua polifunzionalità e, quindi, nel nostro caso, anche accogliere adeguatamente le gare del campionato di serie A3 di pallavolo”.
“Ora attendiamo le decisioni della Lega e della Federazione perché non avere nemmeno la possibilità di ripartire da un campionato nazionale sarebbe un altro duro colpo a questo importante ed unico “Progetto Yaka” conclude il comunicato.
(fonte: La Prealpina)