La sua Allianz Milano non è più una sorpresa nella pallavolo italiana. E lui, Yuki Ishikawa, è uno dei protagonisti indiscussi di questa scalata dei meneghini nella corsa ai Play Off Scudetto. In un’intervista rilasciata a La Repubblica il giapponese di Milano racconta se stesso e il periodo d’oro della sua squadra: “Ci siamo trovati intorno alle nostre certezze, la vittoria con Perugia non si spiega, questa è la pallavolo“.
Milano ha allestito una squadra di tutto rispetto e i risultati lo stanno confermando ma anche coach Piazza, noto per i suoi time-out “coloriti”, merita una menzione: “Coach Piazza è molto bravo nel saperci scuotere e nel vivere con passionalità il volley. Il time out con lui non è solo un momento tattico, ma un vero brainstorming tra lui e noi. E questo ha il suo grande perso dentro una partita“.
Ishikawa è nato in una famiglia dove lo sport l’ha sempre fatta da padrone: “Mia madre giocava a basket, mio padre praticava atletica e mia sorella, come me, gioca a pallavolo, l’anno scorso ha partecipato alle olimpiadi a Tokyo. Io mi sono innamorato della pallavolo a 10 anni a scuola e non l’ho più lasciata.”
La pallavolo nel paese del Sol Levante è più che popolare e in Italia la prima associazione che viene quando si parla di Giappone e volley sono i cartoni animati: “La svolta per la pallavolo in Giappone c’è stata nel 1964 quando alle Olimpiadi, la nazionale femminile ha vinto l’oro e quella maschile il bronzo. Ora lì c’è un anime nato da un manga basato sulla pallavolo che si chiama ‘Haikyu!!’ e tanti si sono appassionati grazie a questo, proprio come successo per Mimì e Mila e Shiro.”
Non poteva mancare un passaggio sulla città italiana che dal 2020 lo sta ospitando, dopo Modena, Latina, Siena e Padova: “Qui sto molto bene, Milano mi completa e mi si addice. Il mio passatempo preferito è fare shopping e qui è ideale farlo. Se no mi piace fare anche un giro in centro con Piano e Porro con cui ho stretto una grande amicizia a in realtà siamo una squadra di amici.”
Ishikawa è laureato in legge ma non immagina la sua vita senza pallavolo: “Voglio fare l’allenatore e scoprire nuovi talenti, ma è ancora presto per pensarci.” E sul suo paese di origine: “Mi manca la mia famiglia ma rispetto agli italiani siamo più indipendenti. Con i miei genitori ci sentiamo poche volte in settimana ma il loro sostegno lo sento ogni secondo. Questo mi aiuta a migliorare come persona e come giocatore“.
Lo schiacciatore asiatico sarà impegnato questa sera con la sua Milano in gara 5 contro la Lube, partita che vale un posto in finale scudetto.
(Fonte: La Repubblica)