Si scrive Champions League maschile, si legge Zaksa Kedzierzyn-Kozle. In un Pala Alpitour di Torino traboccante di tifosi polacchi, il Grupa Azoty entra nella leggenda della pallavolo europea grazie al terzo trionfo di fila nelle Super Finals. Dopo i due successi su Trento ottenuti a Verona e Lubiana, la terza Coppa è forse la più difficile in assoluto, perché arriva nel derby contro quello Jastrzebski Wegiel che giusto dieci giorni prima aveva strappato lo scudetto alla squadra di Tuomas Sammelvuo. Anche stavolta gli uomini di Mendez danno filo da torcere ai rivali fino all’ultimo, combattendo per 5 tiratissimi set, ma non danno mai davvero la sensazione di poter prendere in mano la partita, e il 3-2 finale per i campioni in carica è meritato.
Pur in una partita ricca di imprecisioni da una parte e dall’altra, lo Zaksa ci mette qualcosa in più dal punto di vista dell’esperienza e della continuità, mentre lo Jastrzebski spreca la sua grande applicazione in difesa e a muro con una lunga serie di errori (38 in totale, 13 in attacco). Stavolta non riesce la tattica di puntare su Bartosz Bednorz in battuta, anche perché i servizi sbagliati sono ben 25, e così l’ex modenese chiude con 23 punti e il 49% in attacco; nel finale però è il solito Aleksander Sliwka (19 punti con il 52%) a salire in cattedra, mettendo giù tutti i punti decisivi del tie break. Escluso l’ultimo, firmato da quel David Smith a cui viene assegnato (un po’ a sorpresa) il premio di MVP. E se, persino in una serata in cui chiude con il 31% in attacco, Lukasz Kaczmarek riesce a essere decisivo in battuta, vuol dire che è davvero – per l’ennesima volta – la notte dello Zaksa.
LA CORNICE – Il Pala Alpitour è davvero stracolmo, traboccante di tifosi polacchi e animato dai cori incessanti dei supporter dello Zaksa. In questa atmosfera viene accolta la Coppa “scortata” in campo dal presidente CEV Aleksandar Boricic, dal presidente FIVB Ary Graça e da una serie di stelle del passato, tra cui la nostra Francesca Piccinini. Poi tocca ai giocatori, introdotti dai consueti giochi di luce e fumogeni. Prima della partita si osserva un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell’alluvione in Emilia Romagna.
I SESTETTI – Non ci sono sorprese negli schieramenti iniziali. Lo Zaksa si presenta come di consueto con Janusz in regia, Kaczmarek opposto, Smith e Huber al centro, Bednorz e Sliwka in posto 4 e Shoji libero; lo Jastrzebski risponde con la diagonale Toniutti-Boyer, i centrali Gladyr e Mbaye, gli schiacciatori Fornal e Clevenot e il libero Popiwczak.
1° SET – Si parte subito all’insegna del muro: Mbaye e Clevenot firmano lo 0-2, Huber il 2-2. Clevenot riporta però avanti lo Jastrzebski (2-4) e poi firma anche l’ace del 3-6. Lo Zaksa soffre in attacco ma si fa vivo in battuta: ace di Janusz per il 7-8, poi di Sliwka per il pareggio (9-9). Sul 10-10, però, tre errori di fila dei campioni in carica – tra attacco e servizio – portano diretti al time out chiesto da Sammelvuo, e al rientro arriva anche l’ace del 10-14 di Boyer. Lo Zaksa non demorde e si riporta sotto con Bednorz e Sliwka (15-16): da lì parte un testa a testa senza respiro (18-19).
Lo Jastrzebski sembra trovare la fuga decisiva sul 18-21 grazie all’errore di Smith, mantiene il vantaggio (20-23) e si procura tre set point: due errori banali e un muro di Sliwka, però, li annullano tutti, e si va ai vantaggi. Altra chance per gli arancioneri sul 24-25, annullata da Sliwka, che poi firma anche l’ace del sorpasso (26-25); Boyer annulla con un muro, il neoentrato Szymura firma l’ace del ribaltone (26-27) e, dopo il time out dello Zaksa, decide l’errore in attacco di Bednorz per il 26-28.
2° SET – Parte ancora forte lo Jastrzebski con Clevenot (0-2), ma pareggia Huber a muro (3-3). Sliwka sbaglia per il 5-7 e il muro di Boyer costringe Sammelvuo al time out sul 7-11; Smith lima subito lo svantaggio (9-11) e poi riavvicina ulteriormente i suoi con l’ace dell’11-12. Il pareggio arriva sul 14-14 grazie al primo di due errori consecutivi di Gladyr, ed è solo l’inizio: sul servizio di Bednorz (un ace) lo Zaksa piazza un parziale complessivo di 6-0, volando sul 18-14. Allungano ulteriormente i campioni uscenti con l’errore di Boyer (20-15) e Mendez chiama time out. Accorciano le distanze prima Fornal (20-17) e poi Boyer (21-19), ma lo Zaksa si presenta comunque in vantaggio alla volata finale (23-20) e Bednorz guadagna tre set point. Annullato il primo, Sammelvuo ferma il gioco e spezza il ritmo a Boyer, che al rientro spedisce in rete la battuta del 25-22.
3° SET – Sull’onda dell’entusiasmo parte ancora fortissimo lo Zaksa: ace di Sliwka, attacco di Bednorz e muro di Kaczmarek per il 3-0. Huber a muro firma il 5-1, ma lo Jastrzebski non molla e dal 6-2 vola direttamente al pareggio con l’ace di Clevenot e il muro di Gladyr. Sul 6-6 cade male Bednorz, ma nulla di grave per lui. Ben presto la squadra di Sammelvuo prende di nuovo il volo: lo spartiacque è il muro vincente di Janusz, seguito dall’errore di Boyer per il 10-7. Mendez ferma il gioco, ma i suoi sembrano uscire dalla partita: Kaczmarek (13-8) e Smith (15-9) giganteggiano a muro, l’ingresso di Szymura e Tervaportti non cambia le cose e anzi un devastante turno di battuta di Kaczmarek (due ace) porta il punteggio direttamente sul 23-11, con un parziale di 7-0. Set ormai in ghiaccio, lo chiude Sliwka con il punto del 25-14.
4° SET – Si ricomincia a lottare punto a punto, con scambio di cortesie a muro tra Mbaye e Sliwka (4-5, 6-5). Il primo break lo piazza Gladyr con un muro e un attacco vincente per il 7-9; lo Zaksa, però, risponde con un altro dei suoi break fulminanti, passando dall’8-10 al 12-10 sul turno di servizio di Smith (un ace). Mendez ferma il gioco, lo Jastrzebski resta lì e prima centra il pareggio con Clevenot (13-13), poi si porta avanti 13-15 con attacco e muro di Fornal, spingendo Sammelvuo al time out.
Sul 14-16 va a segno Sliwka, poi gli arancioneri pasticciano e con tre errori consecutivi concedono ai campioni in carica il pesantissimo break del 18-16, prima di un nuovo stop. Sbaglia però anche Sliwka ed è di nuovo parità: 19-19. Si procede testa a testa, Fornal ribalta di nuovo il punteggio sul 21-22 e Sammelvuo ferma il gioco. L’errore di Hadrava vale il 23-22, poi il ceco sbaglia anche la battuta e concede il match point, ma Bednorz lo imita (24-24). Ai vantaggi ci sono due chance non sfruttate dallo Jastrzesbki, seguono altri due match point (27-26, 28-27) annullati da Fornal e dall’errore di Bednorz. Ancora Fornal mura Kaczmarek e con un tocco da biliardo gioca con il muro avversario per il punto del 28-30.
5° SET – Subito break per lo Zaksa con due punti consecutivi di Bednorz: 3-1. Lo Jastrzebski resta in scia con Boyer (4-3), ma dopo un lunghissimo scambio Sliwka mette giù il pallone del 7-4. Si va al cambio di campo con la squadra di Sammelvuo avanti di 3 punti, ma quando in battuta va Gladyr arrivano due ace di fila ed è di nuovo parità (9-9). Punto a punto serratissimo, ma Kaczmarek in caduta firma incredibilmente il punto del 12-10 e Mendez deve fermare il gioco. Pesante l’errore in battuta di Fornal per il 13-11, Janusz mura Clevenot e si procura due match point.
Grupa Azoty Kedzierzyn Kozle-Jastrzebski Wegiel 3-2 (28-26, 25-22, 25-14, 28-30, 15-12)
Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle: Kaczmarek 15, Stepien ne, Janusz 2, Wiltenburg ne, Staszewski ne, Kluth ne, Bednorz 23, Sliwka 19, Smith 13, Pashitskii 1, Zalinski ne, Shoji (L), Banach (L) ne, Huber 8. All. Sammelvuo.
Jastrzebski Wegiel: Dryja ne, Hadrava 3, Popiwczak (L), Toniutti 8, Debski ne, Boyer 20, Gladyr 11, Tervaportti, Clevenot 18, Granieczny (L), Fornal 16, Mbaye 8, Szymura 3, Macyra ne. All. Mendez.
Arbitri: Cesare (Italia) e Ferreira (Portogallo).
Note: Spettatori 10447. Zaksa: battute vincenti 9, battute sbagliate 18, attacco 45%, ricezione 47%-33%, muri 17, errori 27. Jastrzebski: battute vincenti 6, battute sbagliate 25, attacco 46%, ricezione 48%-39%, muri 10, errori 38.
di Eugenio Peralta