Contro la Rana Verona, una delle squadre più fisiche di tutta la Superlega e con un giocatore come Keita che continua a inanellare prestazioni sopra i venti punti a partita, la Mint Vero Volley Monza ha messo in campo una prestazione pazzesca, difficile forse da immaginare alla vigilia, anche dopo il successo in Champions.
Perfetta, sempre sul pezzo, ad eccezione forse del solo terzo set, granitica a muro (20 vincenti a 9), prolifica anche dai nove metri (9 ace a 7), con ben cinque giocatori in doppia cifra, compresi entrambi i centrali. L’MVP alla fine è andato a capitan Beretta, ma mai come in questa circostanza lo avrebbe meritato l’intera squadra.
“Sono contento perché siamo riusciti a fare una bella partita contro una squadra di livello tecnico elevato, soprattutto di livello fisico molto elevato – racconta Ivan Zaytsev ai nostri microfoni a fine gara – Hanno dei bei saltatori, dei bei bombardieri e quindi tra battuta-attacco-muro sono belli ostici, però siamo riusciti comunque a trovare delle contromisure, dei punti di riferimento che magari nelle settimane scorse ci erano mancati. Quindi non è un caso che in questa settimana sia arrivata la prima vittoria in Champions per il Vero Volley maschile e finalmente questi tre punti che mancavano dall’inizio del campionato”.
Lo Zar, nello specifico, in questa serata da incorniciare contro Verona ha portato a casa la sua prima prestazione da best scorer dei brianzoli (17 punti), condita da un particolare di cui si parlerà a lungo, ovvero i 5 muri tutti stampati su attacchi di Keita.
“Non solo io, lo abbiamo murato un po’ tutti. Basta mettere bene le mani – minimizza Zaytsev – nel senso che se ti tirano sulle mani l’importante è che poi la palla torni di là. In quel momento in particolare si è intestardito a tirare verso il centro del campo, lo avevamo coperto quindi siamo partiti 8-0 nel quarto set. Questo ci ha messi belli tranquilli, anche se poi ci siamo fatti recuperare nel finale, cosa che non andava fatta, però è stato un bel frangente quello”.
Vittoria piena, pesante, che soprattutto per il gioco espresso a livello dei singoli e di squadra può davvero rilanciare il campionato di Monza, iniziato con il freno a mano tirato per tanti problemi fisici subiti.
“Non è che due settimane fa eravamo delle seghe e adesso siamo improvvisamente diventati una squadra della Madonna – conclude Zaytsev senza usare mezzi termini -. Ci stiamo lavorando, ci stiamo applicando tutti quanti intensamente e quotidianamente. Penso che qualcosina si sia cominciata a vedere in questa settimana, quindi proseguiamo. Continuiamo a lavorare, testa bassa, continuando a parlare di pallavolo come stiamo facendo in mezzo al campo”.
Intervista di Giuliano Bindoni