Di Redazione
Estate completamente azzurra per il pallavolista più conosciuto nello stivale, lo Zar Ivan Zaytsev. Due obiettivi per i ragazzi di Blengini in questi tre mesi: prima le Olimpiadi di Tokyo e poi gli Europei. Il capitano è stato intervistato dal Corriere della Sera, per il quale inizia con il commentare l’impegno in Giappone: “Siamo quelli di 5 anni fa, più maturi. Non sono scaramantico, ma la stagione prima di Rio avevo giocato in Russia. Quest’anno sono andato addirittura in Siberia“.
Dopo l’argento di Rio però non sono arrivate medaglie né ai due Europei né al Mondiale organizzato in casa. Sente addosso la pressione? “Sono anni che ci convivo. Prima di questo ciclo arrivavano medaglie forse con più continuità. Ma l’unica cosa che conta, parliamoci chiaro, sono i Giochi. E noi non viviamo nel passato e abbiamo il presente nelle nostre mani“.
A 32 anni è tempo di guardare a un erede… “Fisicamente mi sento benissimo. Ma un erede ce l’ho già: è Paola Egonu: moderna, amata, seguita, criticata, fortissima dentro e fuori dal campo. Perché non dovrebbe essere una donna il mio erede?“.
Il nuovo capitano della squadra femminile è Miriam Sylla: “Miriam è sveglia e perfetta per il ruolo, e forse siamo noi a guidare le nazionali perché siamo stati costretti a dimostrare continuamente di essere italiani. Ovviamente non è normale questo preconcetto verso chi non ha radici qui, ma dover convincere gli altri ci ha reso più guerrieri e patriottici“.