Zuzanna Gorecka a Novara: "Ho sempre sognato di giocare in Italia"

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Di A.G.

Tra le giocatrici ingaggiate dalla Igor Volley Novara per la stagione 2019-2020 ce n’è una finora poco nota al grande pubblico: si tratta di Zuzanna Górecka, giovane schiacciatrice polacca classe 2000.

Cresciuta nel MUKS 13 di Radom, sua città d’origine, e passata in seguito per il PZPS Szczyrk, Gòrecka ha dimostrato ben presto di avere la stoffa della fuoriclasse. Nella scorsa stagione ha debuttato nella massima serie polacca e, pur militando in una squadra modesta come il DPD Legionovia (dodicesimo in regular season), è stata una delle rivelazioni del campionato, distinguendosi per un’ottima ricezione e qualità tecniche non comuni: sedicesima nella classifica marcatori con 314 punti, ha messo a segno anche 28 ace ed è stata eletta per tre volte MVP.

Si tratta solo di dati, ovviamente. È chiaro che un palcoscenico come il Pala Igor è un banco di prova da far tremare le gambe a chiunque. Le premesse perché possa trattarsi di un matrimonio felice, però, ci sono tutte. Di certo, per Zuzanna, giocare in Italia con la maglia della squadra campione d’Europa in carica sarà tutta un’altra storia, tutta da sognare, tutta da scrivere.

Ci racconti qualcosa di lei. Chi è Zuzanna Górecka?

Mi definirei una persona determinata, coraggiosa ed esigente. Sono anche testarda, ascolto sempre il parere di tutti, ma alla fine scelgo sempre di testa mia; non so ancora bene se definirlo un difetto o un pregio, ma fatto sta che è così da sempre. Nel tempo libero mi piace stare in compagnia della mia famiglia e dei miei amici”.

Cosa rappresenta la pallavolo nella sua vita?

La mia vita gira intorno alla pallavolo, che rappresenta davvero tutto per me. Ho sempre amato questo sport fin da piccola e il mio sogno è di giocare al livello più alto possibile”.

Tecnicamente quali sono i suoi punti di forza? E dove crede di poter migliorare?

Sono molto giovane e so di avere ancora ampi margini di miglioramento, soprattutto a muro: in futuro cercherò di lavorare duramente per crescere in questo fondamentale. Invece, il mio principale punto di forza è la ricezione. In Italia spero di farmi apprezzare anche dal punto di vista caratteriale, perché ritengo di avere un forte temperamento”.

C’è una giocatrice alla quale si è ispirata per il suo ruolo o a cui si ispira tuttora?

Il modello a cui mi ispiro è la schiacciatrice polacca Dorota Swieniewicz. Ho sempre ammirato la sua tecnica e il suo atteggiamento in campo”.

Quanto è stata importante l’esperienza al DPD Legionovia Legionowo per la sua carriera?

Legionovia è stata la mia prima squadra da senior. Nella scorsa stagione ho avuto la possibilità di imparare tanto dalle compagne più esperte e mostrare le mie qualità, venendo nominata MVP in occasione di qualche partita. Sono molto grata a tutte le persone fantastiche che ho incontrato in questa società perché mi hanno aiutato a crescere e diventare la persona e la giocatrice che sono oggi”.

La prossima tappa della sua carriera sarà alla Igor Gorgonzola Novara. Come mai ha deciso di venire a giocare in Italia?

Non potevo lasciarmi scappare un’opportunità del genere visto che ho sempre desiderato vivere e giocare in Italia. Sono davvero felice ed onorata di prendere parte ad uno dei campionati più competitivi al mondo e avere la possibilità di confrontarmi con grandi campionesse”.

Quali sono i suoi obiettivi per la stagione 2019/2020?

Sarà speciale giocare con la maglia di Novara: si tratta di un club di grande successo, pieno di giocatrici talentuose e ambiziose. In questa stagione ho intenzione di lavorare duramente, imparare il più possibile e migliorare giorno dopo giorno”.

Recentemente ha partecipato con la sua nazionale ai Mondiali Under 20 in Messico, mettendo in campo ottime prestazioni contro il Giappone e la Cina. Che esperienza è stata?

Sono una giocatrice che dà sempre il massimo per aiutare la propria squadra a vincere ed è stato così anche al Campionato del Mondo. Se mi chiedete se sono contenta della mia prestazione contro il Giappone, la risposta è no. Non sono soddisfatta perché la mia squadra ha perso quella partita e non importa quanti punti abbia fatto. Invece, per il match contro la Cina il discorso è diverso: una lunga battaglia, in cui siamo riuscite ad avere la meglio sulle nostre avversarie. In generale, questo Mondiale è stata un’esperienza bella ed importante per la mia crescita”.

Dove vuole arrivare nel prosieguo della sua carriera?

Penso che vincere una medaglia alle Olimpiadi sia il sogno di qualsiasi atleta e ovviamente vale anche per me. Tuttavia, ritengo che giocare per divertirsi sia più importante di qualsiasi successo. Non mi interessa diventare qualcuno. Voglio semplicemente continuare a vivere la pallavolo come una passione”.

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