Di Redazione
A 19 anni può già essere una bella sfida lasciare il proprio paese, debuttare nel campionato migliore del mondo e vestire la maglia della squadra campione d’Europa, l’Igor Gorgonzola Novara. Ma di certo Zuzanna Gorecka non poteva prevedere che la sua prima stagione italiana sarebbe stata così traumatica. La giovane giocatrice polacca, costretta a fermarsi come tutte le compagne a causa dell’emergenza coronavirus, ha raccontato le sue emozioni in un’intervista a Sportowe Fakty.
“Quello che vediamo fuori dalla finestra – racconta Gorecka – non sembra affatto l’Italia! Quando sono arrivata qui per la prima volta, sono rimasta scioccata dal traffico, dalla gente, dalla folla di persona nei ristoranti. Ora tutto è chiuso e le persone restano a casa, tutto si è bloccato. La situazione in Piemonte è peggiorata negli ultimi giorni, quindi dobbiamo stare attente a noi stesse e agli altri; indossiamo sempre mascherine e guanti quando dobbiamo uscire“.
La schiacciatrice polacca, che dice di “non credere” all’ipotesi che il campionato possa riprendere il 3 aprile, elogia la risposta del nostro paese alle restrizioni: “Gli italiani sono un po’ disinvolti, ma di fronte a una situazione critica ne hanno capito l’importanza. Spero che i polacchi dimostrino a loro volta responsabilità e ascoltino le persone più esperte. Bisogna rendersi conto che nessuno di noi ne sa più degli altri, dobbiamo seguire le regole. Non capisco chi non può accettare il fatto di trascorrere un paio di settimane a casa“.
Nonostante la situazione difficile (“Ci sono molti poliziotti e ambulanze che passano per la città, e le strade sono vuote“) Gorecka non si pente di essere rimasta in Italia: “I miei genitori sono molto preoccupati per me, ma questo è il mio lavoro. Penso che nessun posto al mondo sia sicuro adesso; in Polonia accadrà lo stesso, sebbene finora ci siano meno casi“.
(fonte: Sportowe Fakty)